
Famiglie e pmi devono fronteggiare, al netto dei sostegni già erogati, una spesa energetica maggiorata di 70 miliardi rispetto al 2021
Il prossimo Governo dovrebbe prepararsi a una spesa di almeno 35 miliardi di euro entro la fine del 2022 per riuscire almeno a dimezzare gli effetti negativi della spesa energetica su famiglie imprese.
È questo l’esito di una recente stima della Cgia di Mestre che allerta sul rischio, altissimo, che molti vedano chiudersi i rubinetti delle forniture non potendo far fronte alle spese.
La stima è stata calcolata considerando che rispetto al 2021 i rincari di quest’anno costano 127,4 miliardi di euro, cui vanno sottratti i 58,8 miliardi già erogati dal Governo Draghi sotto forma di sostegni contro il caro bollette, ivi compresi i 14 miliardi approvati nel Cdm di ieri nel dl Aiuti ter. Resta quindi da fronteggiare un aumento di 70 miliardi, di cui sarebbe realistico auspicare quantomeno un dimezzamento.
Il rischio, altrimenti, è che entro la fine dell’anno almeno per almeno il 30% delle utenze domestiche e delle pmi non siano in grado di pagare le bollette.