
Il vino proviene dal vigneto più piccolo del mondo: 20 metri quadrati su una terrazza
A Reggio Emilia si produce un vino speciale. Speciale come il vigneto in cui è prodotto: il più piccolo del mondo, di soli 20 metri quadrati.
Il vigneto è in una terrazza e produce 30 bottiglie di vino all’anno che sono vendute a cinque mila euro l’una. Tullio Masoni ha deciso di “dimostrare che un prodotto buono si può fare dappertutto, anche su un terrazzo al quarto piano di un palazzo del centro storico, purché chi lo fa abbia l’animo del sognatore“.
Masoni ha raccontato alla Stampa la propria storia, che è anche quella della sua famiglia visto che la moglie e il figlio lo aiutano a potare e durante la vendemmia. La sfida è iniziata circa 15 anni fa, quando Masoni ha deciso di fare “un vino artistico, se messo in salotto diventa argomento di conversazione”.
Tullio Masoni è appassionato d’arte contemporanea e vende il suo vino nella galleria Bonioni: «portare il vino in quel mondo è un po’ come portarci Dio, che all’arte contemporanea manca. Così come Duchamp ha portato il cesso in salotto, io ho portato il vino dalla campagna al centro cittadino. Non sono un ecologista, la logica della città la combatto con la creatività, e comunque non è vero che lasciando fare alla natura si ottiene un prodotto migliore: l’intervento dell’uomo è fondamentale, altrimenti, se le cose vanno in modo naturale, il vino diventa naturalmente aceto».
Il vino di Masoni è chiaramente pensato per una fetta di mercato molto esclusiva: «all’inizio della mia avventura regalavo il mio vino a chi aveva bisogno di fortuna, poi le richieste erano tante e ho messo un prezzo, ma non era una questione di lucro. Pareva che solo toscani o piemontesi sapessero farlo, la mia provocazione invece è che si possa farlo dovunque, anche in balcone. Amici di varie regioni mi hanno portato la loro: dal Vesuvio, dall’Etna, dalla Sardegna, dalla Toscana. Il mio vino non ha territorio, è apolide».
Spiega Masoni: «ogni vino ha la sua storia ed è un viaggio, chiudendo gli occhi puoi immaginare in quale realtà è stato fatto. C’è un aneddoto della vita dell’ex presidente francese Mitterrand, che andava ghiotto dell’uccello ortolano, un piccolo migratore di cui è vietatissima la caccia che dal Senegal approdava alla Francia del Sud prima di fare ritorno in Africa, in autunno: i commensali lo succhiavano lasciando uscire dalla bocca solo la testa, e immaginavano che cosa potesse vedere quell’uccellino durante i viaggi delle migrazioni. Bere un buon vino può essere un’esperienza analoga, un viaggio appunto».
Un vino così speciale da riuscire a raggiungere anche gli Stati Uniti, a Dallas sarà infatti messa all’asta una bottiglia di vino dall’associazione Folds of Honor il prossimo 22 novembre.