
In netto miglioramento anche il deficit pubblico (-7,2%). Pressione fiscale in aumento: dal 42,7% al 43,4%
Confermato il forte recupero dell’economia italiana nel 2021, con un tasso di crescita del Pil del 6,7% (con una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima di aprile 2022), a fronte di un calo del 9% nel 2020, invariato rispetto alla stima di aprile. L‘Istat pubblica la stima aggiornata dei conti economici nazionali relativa al triennio 2019-2021.
Nel 2021 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.782.050 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di 6.614 milioni rispetto alla stima di aprile scorso. Per il 2020 il livello del Pil risulta rivisto verso l’alto di 3.660 milioni di euro.
L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari al -7,2% del Pil, in netto miglioramento rispetto al 2020 (-9,5%), invariato rispetto alla stima pubblicata ad aprile. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari a -3,7% del Pil.
La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari nel 2021 al 43,4%, in aumento rispetto al 42,7% del 2020 per un aumento delle entrate fiscali e contributive (+9,1%) superiore rispetto a quello del Pil a prezzi correnti (+7,3%).