
Sono 120mila le piccola imprese in difficoltà, con 370mila lavoratori a rischio
Il presidente dalla Confcommercio, Carlo Sangalli, parla del rischio che le imprese si trovino costrette a chiudere a causa del caro bollette. Secondo Sangalli “da qui alla prima metà del 2023, almeno 120 mila piccole imprese del terziario sono a rischio, con la perdita di oltre 370 mila posti di lavoro“.
Sangalli specifica, sul Corriere della Sera, che si tratta di “una stima prudenziale che non tiene conto delle imprese più grandi“. Dai dati dell’Osservatorio Confcommercio–Nomisma “i prezzi dell’energia in Italia sono molto più alti rispetto ad altri Paesi” e per la spesa per l’elettricità “quest’ anno i nostri alberghi, bar, ristoranti e negozi pagheranno una bolletta tra il 40% e il 60% in più rispetto alla Germania, e addirittura tripla rispetto alla Francia“. Il presidente s dice preoccupato che “ciò che non ha fatto la pandemia ai servizi e al commercio, rischiano di farlo gli insopportabili costi energetici“.
Secondo Sangalli sono necessari nuovi aiuti, i crediti d’imposta dovrebbero coprire “anche il trimestre luglio-settembre, oltre che il prossimo mese di dicembre“. E sulle bollette si aspetta “un maggior ristoro per quelle con incrementi dei costi dei consumi elettrici per KWh superiori al 100%“.