
Il nostro Paese sostiene il Nutrinform Battery, che utilizza il simbolo della batteria per controllare il consumo di 5 elementi: calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale
Bocciato dall’Accademia dei Georgofili di Firenze, respinto dalla Safe Food Advocacy Europe (Safe), quello innescato dal Nutriscore, sistema di etichettatura “a semaforo”, è un dibattito senza fine che rimbalza dai palazzi della politica al mondo social. Oggi ne discuteranno in via informale, i ministri dell’ agricoltura durante la pausa pranzo del Consiglio Ue.
L’ong a tutela dei consumatori Safe Food Advocacy Europe (Safe), ha definito il Nutriscore una classificazione che “produce nuove distorsioni”, un sistema di informazione nutrizionale fuorviante, anche con le modifiche che migliorano la classificazione di alimenti come l’olio d’oliva.
E tra i difetti, la classificazione degli alimenti secondo una porzione standard di 100g, un sistema che «sembra funzionare bene nella valutazione del punteggio nutrizionale per i prodotti multi-ingrediente – sottolinea l’Ong, ma – inadeguato per i prodotti monoingrediente, in quanto si riferisce ad una quantità che non corrisponde all’assunzione potenziale del consumatore».
Per questi motivi la Ong raccomanda alla Commissione europea, che nei prossimi mesi proporrà un’etichetta nutrizionale obbligatoria a livello Ue, di tenere conto degli aspetti negativi del Nutriscore, di usare un criterio per porzione e non per 100 grammi e di testare il sistema per tre anni prima della sua adozione.
Sulla stessa linea gli esperti dei Georgofili secondo i quali il Nutriscore «sacrifica sull’altare della semplicità la correttezza scientifica». Un intervento che ha preso le mosse da un recente studio del centro comune di ricerca della Commissione europea (Jrc) che ha stabilito che l’etichetta a semaforo sugli alimenti è da preferire a quella a batteria (Nutrinform Battery) in quanto più immediata alla comprensione dei consumatori.
Studio che verrà preso in considerazione per definire il nuovo regolamento sull’etichettatura fronte pacco obbligatoria dei prodotti, che la Commissione europea dovrà varare al più tardi nel 2023.
Il dibattito è approdato anche sui social, dove l’ideatore del Nutriscore, Serge Hercberg, ha pubblicato ripetuti tweet prendendo di mira l’Italia.
Dal canto suo l’Italia sostiene il Nutrinform Battery: uno schema che, sulla base di evidenze scientifiche, aiuta il consumatore a seguire una dieta sana ed equilibrata, senza escludere a priori alcun alimento. Il sistema utilizza il simbolo universalmente riconosciuto della batteria per controllare il consumo di 5 elementi: calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale.
Le batterie mostrano la quantità di questi elementi contenuta in una porzione dell’alimento considerato, nonché il suo apporto al fabbisogno giornaliero secondo i Valori di Riferimento (Dietary Reference Values) stabiliti dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa).