Il capo economista ammonisce che se si innescasse una spirale tra buste paga e prezzi “si prolungherebbe soltanto l’alta inflazione
Il capo economista della Bce, Philip Lane raccomanda “equilibrio” alle parti sociali nelle contrattazioni salariali, perché se si innescasse una spirale tra buste paga e prezzi si prolungherebbe soltanto l’alta inflazione, costringendo la politica monetaria ad una risposta più energica e restrittiva.
Il monito è stato lanciato con una intervista a Der Standard, che ha interpellato il banchiere centrale irlandese sulla rivendicazione dei metalmeccanici austriaci di un aumento di oltre il 10% sui salari.
«Sindacati e datori di lavoro non dovrebbero ignorare quello che è accaduto. L’alta inflazione si dovrà riflettere in salari più elevati. Ma questo deve essere equilibrato – avverte Lane -. I salari cresceranno di più di quanto siano saliti negli ultimi anni. Ma cercare di far recuperare totalmente l’inflazione ai lavoratori, con salari più alti, porterebbe maggiori aumenti dei costi per le imprese e effetti di secondo livello».
A Lane, che siede nel Comitato esecutivo della Bce, viene obiettato che secondo i sindacati e le imprese intanto stanno alzando marcatamente i listini, realizzando utili supplementari.
«Concordo pienamente con queste critiche. Penso che le imprese vadano avvertite che non devono attendersi lo stesso livello di redditività del passato in una fase di alta inflazione. Secondo me il messaggio complessivo è che l’equilibrio è importante. Per tornare a una inflazione più bassa – conclude – dobbiamo accettare che la redditività delle imprese calerà per un po’ e che i salari, a loro volta, per un po’ non recupereranno pienamente l’inflazione».
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