
Giornata dedicata ai lavoratori per il gruppo presieduto da Elkann: gli operai del ferrarese saranno impiegati anche nella sede Maserati. In Francia, 1400 euro “anti inflazione” in busta paga
Stellantis creerà nello stabilimento di Cento, in provincia di Ferrara, una business unit per la produzione di motori industriali e marini.Lo riferiscono i sindacati in una nota congiunta, confermando quanto anticipato da fonti della società dopo l’annuncio fatto da Stellantis in un incontro organizzato oggi dall’assessorato del lavoro della regione Emilia Romagna alla presenza dei sindacati.
La nuova unità si svilupperà in concomitanza con lo stop a Cento, nel corso del 2023, della produzione di motori V6 diesel per auto, consentendo di riallocare parte degli oltre 300 lavoratori dello stabilimento emiliano oggi impegnati in questa produzione.
Nell’incontro odierno Stellantis ha inoltre annunciato un nuovo impianto di verniciatura presso lo stabilimento Maserati di Modena, dedicato alla personalizzazione dei modelli del marchio, che a sua volta assorbirà altri dipendenti provenienti da Cento.
I sindacati – che citano anche un piano di incentivazione all’uscita per i dipendenti – affermano tuttavia che la riorganizzazione mette a rischio quasi la metà dei posti di lavoro di Cento, aggiungendo che la riallocazione a Modena di parte del personale non sarà assolutamente sufficiente a risolvere il problema.
La nuova business unit di Cento sarà operativa dalle prossime settimane e prevederà anche un’area ricerca e sviluppo che sarà oggetto di “investimenti significativi”, nell’ambito del piano industriale del gruppo, riferiscono fonti dell’azienda. La produzione sarà focalizzata su propulsori diesel di ultima generazione per uso industriale, marino e per la generazione di energia elettrica, ma si aprirà anche a soluzioni ibride ed elettrificate, con particolare attenzione agli sviluppi della tecnologia a idrogeno.
Oltralpe, Stellantis verserà alla maggior parte dei dipendenti francesi del gruppo automobilistico una tantum fino a 1.400 euro come misura anti-inflazione nel mese di ottobre. È quanto riporta l’Afp dopo un incontro tra azienda e sindacati in Francia, specificando che non ci sarà un aumento degli stipendi.
Per quanto riguarda l’Italia, un portavoce del gruppo ha spiegato che la discussione sarà lanciata nelle prossime settimane, poiché ogni Paese è specifico, in termini di legislazione e inflazione.
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