
Apertura in negativo per tutte le europee. Gas ancora in aumento, dopo i danni a Nord Stream
Partenza in territorio negativo per le principali borse europee. A Francoforte il Dax cede lo 0,79% in avvio di scambi. Male anche Parigi con il Cac 40 a -0,72% e Londra con il Ftse 100 a -0,73%. Milano, dopo i primi minuti, perde oltre lo 0,9%.
Con la politica monetaria tra i principali driver del mercato, l’attenzione degli investitori sarà rivolta alle parole della presidente Bce Lagarde che parlerà in mattinata e di altri consiglieri mentre nel pomeriggio sarà la volta del numero uno della Fed Powell.
Da entrambe le sponde dell’Atlantico negli ultimi giorni i toni sono stati decisamente aggressivi e, secondo un sondaggio Reuters, l’istituto Usa alzerà i fed fund di 75 punti base a novembre e di 50 punti a dicembre, portando il livello a fine anno a 4,25%-4,50%, con un picco a 4,50%-4,75%, o oltre, nel primo trimestre del 2023.
Turbolenta la situazione in Inghilterra dove il capo economista della Banca centrale Huw Pill ha detto che l’istituto varerà una “risposta politica significativa” al piano di tagli delle tasse del ministro delle Finanze Kwasi Kwarteng ma che l’intenzione è quella di aspettare il prossimo meeting di novembre.
In Italia, in attesa che il ministero dell’Economia riveda ufficialmente le stime di crescita e gli obiettivi di finanza pubblica con la Nota di aggiornamento al Def – con un Cdm atteso domani o forse già oggi – l’indebitamento netto dell’Italia dovrebbe risultare inferiore al 5% del Pil l’anno prossimo, nonostante il deteriorarsi del quadro macroeconomico, secondo tre fonti vicine al dossier. Per il 2022 il Pil è visto a circa +3,3% e per il 2023 a +0,6 punti percentuali.
A ottobre la fiducia dei consumatori tedeschi si deteriora ulteriormente con l’indice GfK che scende a -42,5 punti, nuovo minimo storico, contro attese per -39,0. Diffuso qualche giorno prima, l’indice gemello sulla fiducia delle imprese tedesche si era rivelato in settembre inferiore alle attese e alla lettura precedente.
Tre linee offshore del gasdotto Nord Stream, che corre sotto al Mar Baltico, hanno subito ieri danni “senza precedenti” in un solo giorno provocando un deciso aumento del prezzo del gas. La Commissione Ue a ieri non vedeva alcun impatto sulla sicurezza degli approvvigionamenti europei mentre il Cremlino non escludeva il sabotaggio. Sebbene non siano in funzione, i gasdotti contengono ancora gas sotto pressione.
Gli Usa stanno preparando un nuovo pacchetto da 1,1 miliardi di dollari in armamenti a favore dell’Ucraina mentre i primi risultati parziali delle votazioni in quattro regioni ucraine occupate da Mosca hanno mostrato una maggioranza schiacciante di residenti a favore dell’adesione alla Russia.
Dollaro a nuovo massimo da 20 anni nei confronti di un paniere di divise in scia all’aumento dei tassi dei Treasuries. Attorno alle 7,40 il cross euro/dollaro vale 0,955 (in calo di 0,44%); il cambio euro/yen 138,22 (in calo di 0,5%) mentre il dollaro scambia a 144,72 su yen (in calo di 0,03%).
Petrolio: prezzi in deciso calo sul rafforzamento del dollaro e sul consolidamento delle scorte Usa. Sempre alle 7,40, il futures sul Brent viaggia in calo di un dollaro e 47 cent a 84,80 dollari il barile e quello sul Nymex di un dollaro e 35 cent a 77,15 dollari. Apertura in ulteriore rialzo per il prezzo del gas alla Borsa di Amsterdam dopo i danni al gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico: la quotazione sale in avvio a 207 euro al MWh, in aumento dell’11% rispetto alla chiusura di ieri.
In mattinata verrà diffuso l’aggiornamento di settembre sulla fiducia delle imprese e dei consumatori italiani. L’indice sulle imprese manifatturiere dovrebbe mostrare un ulteriore deterioramento portandosi a 102,1 da 104,3 precedente e per i consumatori la lettura dovrebbe attestarsi a 95,1 da 98,3. Attesi anche i dati sulle imprese italiane e dei consumatori francesi.
Oltreoceano, si aspettano i dati sulla stima della bilancia commerciale, sulle scorte all’ingrosso, sulle vendite immobiliari e sulle scorte petrolifere.
Infine, sul listino milanese, questi i titoli in evidenza, secondo Reuters: Mfe che ha chiuso il primo semestre in utile nonostante il contesto internazionale di crisi e ha confermato per l’anno gli obiettivi di risultati economici e finanziari positivi, inclusa la generazione di free cash flow; Stellantis che avvierà trattative nelle prossime settimane sul pagamento di un bonus ai suoi dipendenti italiani per aiutarli a contrastare l’aumento dell’inflazione; Telecom, con Cassa Depositi e Prestiti che sta preparando un’offerta preliminare per la rete fissa, mentre va avanti con il progetto di creare un unico operatore a banda larga con Open Fiber dopo le elezioni politiche di domenica; Banca Mps conTesoro, principale azionista della banca con il 64% del capitale, che starebbe sondando fondazioni bancarie ed enti previdenziali, nella sua ricerca di potenziali sottoscrittori per l’aumento da 2,5 miliardi.
Da tenere d’occhio anche Saipem, che si è aggiudicata due nuovi contratti in Costa d’Avorio per lo sviluppo di un giacimento offshore di gas e petrolio dal valore complessivo di circa 1 miliardo di euro.