L’intenzione del governatore della Finlandia, oltre ad essere in linea con le dichiarazioni della presidente, è supportata dai colleghi di Estonia e Lituania
La Bce è pronta a utilizzare tutti gli strumenti per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%, e nell’attuale situazione non sono sufficienti dei rialzi limitati dei tassi: meglio anticipare il raggiungimento di un livello dei tassi d’interesse adeguato con rialzi “significativi nei prossimi mesi, compresi fra 50 e 75 punti base.
Lo ha detto Olli Rehn, governatore della banca centrale di Finlandia e membro del Consiglio direttivo della Bce. Le parole di Rehn confermano la determinazione a tirare dritto verso un orientamento restrittivo di una parte consistente del Consiglio.
Il governatore estone Madis Muller ha detto a Bloomberg Tv che «abbiamo già avuto due aumenti dei tassi significativi, e credo che sarà richiesto qualcosa della stessa entità se guardiamo alle prospettive attuali».
Il governatore lituano Gediminas Simkus ha detto espressamente di essere orientato a una stretta da tre quarti di punto: «la mia scelta sarebbe 75 punti perchè non sarei sorpreso di vedere un’inflazione ancora più alta a settembre nell’area euro».
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