
Si fanno sempre più dure e contrapposte le posizioni sui danni ai gasdotti Nord Stream, tra Germania e Russia
La Nato denuncia atti di sabotaggio «deliberati, sconsiderati e irresponsabili» commessi nei gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico. «Siamo impegnati nella deterrenza, a proteggerci e a difenderci dall’uso coercitivo della leva energetica o di qualsiasi altro dispositivo ibrido da parte di attori statali o non statali», affermano i 30 membri dell’Alleanza in una nota.
«Qualsiasi attacco deliberato alle infrastrutture critiche dei paesi dell’Alleanza sarebbe accolto con una risposta unita e determinata“, avvertono. Particolarmente preoccupante è il danno subito dai gasdotti Nordstream 1 e Nordstream 2 nelle acque internazionali del Mar Baltico – sottolineano, adducendo – un pericolo per la navigazione e gravi danni ambientali».
Sono state osservate quattro perdite nei gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Oggetto di tutti i sospetti, la Russia ha contrattaccato accusando gli Stati Uniti e ottenendo una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Washington ha denunciato una nuova operazione di disinformazione.
Il Cremlino afferma, infatti, di sospettare il “coinvolgimento” di uno Stato estero: «È molto difficile immaginare che un simile atto terroristico possa aver luogo senza il coinvolgimento di uno Stato», ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, chiedendo ancora una volta “un’indagine urgente”.