
Il Mef spiega che il mercato del settore è stato oggetto di profondi cambiamenti e che c’era necessità di un adeguamento, al fine di aumentare il contrasto all’offerta di gioco irregolare
Incasso anticipato delle vincite, handicap asiatico, correzione degli errori commessi nella pubblicazione delle quote. Come riporta Agipronews sono le principali novità contenute nel decreto ministeriale pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale.
Il mercato delle scommesse sportive è stato oggetto di profondi cambiamenti nell’ultimo decennio e pertanto – al fine di aumentare il contrasto all’offerta di gioco irregolare – occorre modificare l’attuale disciplina di regolamentazione del settore e introdurre nuove modalità di gioco, spiega il Mef nelle premesse del provvedimento, che entrerà in vigore tra 30 giorni.
L’obiettivo è rendere più competitivo un mercato che, nel 2021, ha reso quasi 600 milioni di gettito erariale e generato 2,3 miliardi di spesa da parte del pubblico, per il 60% circa via Internet e per il 40% nelle agenzie.
Ecco quindi la possibilità – denominata “cash out” – per i bookmaker italiani di pagare una scommessa ai giocatori, o di rinegoziarla, prima che l’evento sportivo sia terminato. La quota di vincita, spiega Agipronews, risulterà ridotta ma l’utente ha la certezza, qualunque cosa capiti prima della fine dell’avvenimento, di incassare almeno una parte della potenziale vincita iniziale
Sarà poi consentito di accettare multiple sull’handicap asiatico, una speciale modalità di scommessa importata in Europa dal Far East. In sostanza, gli allibratori attribuiscono uno svantaggio o un vantaggio ad una squadra, per poter offrire una quota migliore. Questa “special bet” deve il suo successo al basket, sport nel quale spesso il divario tra le squadre è molto evidente: diventa così necessario per i quotisti bilanciare le quote con uno svantaggio di punti in partenza per il team più forte.
Arriva anche la correzione all’errore materiale nelle quote, che ha portato negli ultimi anni ad un rilevante contenzioso tra concessionari, Agenzia delle Dogane e scommettitori: è il caso, cioé, in cui un bookmaker sbaglia una quota e – non accorgendosi del problema – continua ad accettare scommesse sull’evento.
I concessionari, sottolinea Agipronews, potranno richiedere all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il riconoscimento dello sbaglio e il ricalcolo della quota, stavolta corretta. Fin qui, i bookmaker italiani erano invece stati costretti dalla convenzione firmata con Adm a pagare comunque le vincite ai giocatori, anche per milioni di euro in alcuni casi, presentando eventualmente un ricorso per far riconoscere dai tribunali il tentativo di frode.
La posta unitaria di gioco per le scommesse a quota fissa è stabilita in cinque centesimi di euro (invece di 1 euro), mentre l’importo minimo per ogni ricevuta di partecipazione giocata non può essere inferiore ad un euro (in precedenza il minimo era 2 euro). Innalzato infine il limite massimo di vincita, che passa da 10mila a 50mila euro.