
I mercati provano a reagire dal giovedì nero. Oggi molti i dati macro in arrivo, oltre alla riunione dei ministri dell’Energia
La Borsa di Milano apre positiva. L’indice Ftse Mib a Piazza Affari è a +0,79%. A Francoforte il Dax guadagna lo 0,7%, come il Cac 40 a Parigi. Londra avanza dello 0,2%, mentre Amsterdam e Madrid migliorano di circa mezzo punto a pochi minuti dall’avvio degli scambi.
I mercati ieri sono arretrati pesantemente, impauriti dalla recessione, dall’inflazione che non accenna a diminuire, spingendo le banche centrali a mosse sempre più aggressive sui tassi, e dalle tensioni geopolitiche, nel giorno in cui Mosca si appresta a riconoscere l’annessione di 4 regioni ucraine occupate, facendo lievitare i rischi di un conflitto nucleare.
Oggi in Asia i listini sono in calo e si apprestano a registrare il peggior mese dall’inizio della pandemia, mentre i mercati valutari e quelli obbligazionari restano ‘sul chi vive’ dopo i discorsi da ‘falco’ di numerosi banchieri centrali.
A Tokyo l’indice Nikkei arretra di oltre due punti percentuali, Hong Kong è in calo e così anche Shanghai, nonostante a settembre l’attività manifatturiera della Cina sia salita a sorpresa, dopo due mesi di cali consecutivi.
In discesa anche i future a Wall Street, dopo che ieri i mercati azionari sulle due sponde dell’Oceano hanno chiuso in forte calo, sulla scia del dato sull’inflazione tedesca, che ha accelerato al 10% a settembre e di quello sul Pil Usa, che è sceso dello 0,6% nel secondo trimestre, dopo il -1,6% dei primi tre mesi, confermando l’ingresso in recessione dell’economia americana.
Euro stabile all’avvio di giornata mentre la sterlina prosegue il recupero ed e’ tornata ai livelli precedenti al crollo dovuto al maxi piano di tagli di tasse del governo, grazie anche all’intervento della Boe. La moneta unica europea scambia a 0,9809 (-0,07%) mentre la sterlina avanza a 1,112
Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni in leggero calo in avvio di seduta sui mercati telematici: il differenziale in partenza di giornata e’ a 244 punti base contro i 246 della chiusura di ieri. Il rendimento del prodotto del Tesoro e’ al 4,59% rispetto al 4,63% della vigilia.
Stabile, all’avvio di giornata, il prezzo del petrolio che si avvia a chiudere il trimestre con un calo del 23% a causa del rallentamento dell’economia globale. Il Wti del Texas passa di mano a 81 dollari (-0,04%) mentre il Brent del Mare del Nord cede lo 0,15% a 88,3 dollari.
Partenza piuttosto stabile anche per il prezzo del gas ad Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa: il metano in avvio di giornata viene scambiato sui 202 euro al Megawattora, attorno ai valori delle chiusura definitiva del listino di ieri.
L’agenda macro è particolarmente fitta. Si parte con i dati dal Giappone su disoccupazione, vendite al dettaglio e produzione industriale in Giappone, e il Pmi manifatturiero in Cina. A seguire i prezzi all’import e le vendite al dettaglio in Germania, le spese per consumi e l’inflazione in Francia, il mercato del lavoro in Germania, la disoccupazione e i prezzi al consumo in Italia, l’inflazione nell’Eurozona.
Chiudono gli Usa con il deflatore consumi, redditi delle famiglie, fiducia delle famiglie secondo l’università del Michigan.
Previsti discorsi del governatore Visco, di Brainard, Williams, Daly, Mester (Fed) e Lane, Schnabel, Simkus (Bce).
I ministri dell’energia dell’Ue si riuniscono per discutere del tetto al prezzo dell’energia. Moody’s aggiorna il rating sul debito sovrano. Per la finanza, incontro di Tenaris con gli investitori.
Sul listino milanese da tenere d’occhio Unicredit, che ha firmato un accordo con Allianz relatio alle rispettive attività in Croazia, con l’intenzione di semplificare le loro partecipazioni dirette e indirette nel Paese; Tim, perchè Cdp avrebbe convocato un board la prossima settimana in cui potrebbe deliberare sull’offerta per la rete di Tim, scrive Il Corriere della Sera; Atlantia, in cui Schema Alfa, veicolo della famiglia Benetton e di Blackstone, ha ottenuto da Banca di Spagna, nell’ambito dell’Opa annunciata su Atlantia, l’autorizzazione per l’acquisto di una partecipazione indiretta qualificata in Bip & Drive E.D.E.
Da vedere anche gli effetti su Enel, dopo che l’Antitrust ha avviato una istruttoria nei confronti di Enel Energia e Servizio elettrico nazionale per contestare l’ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas.
Sempre sotto osservazione Mps: il lancio dell’aumento di capitale potrebbe slittare di una settimana al 17 ottobre, data ancora utile per chiudere l’operazione entro il 12 novembre come previsto, riferisce una fonte vicina alla situazione.Il Sole 24-Ore scrive che, secondo alcune fonti, è oramai certa la partecipazione all’aumento da parte del francese Denis Dumont.
Infine scrivere sul taccuino anche Autogrill, Webuild, Acea, Trevi e Denorah.