
La presidente della Commissione europea chiede una risposta comune per ridurre i costi energetici
In occasione dell’inaugurazione dell’interconnettore tra Grecia e Bulgaria la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha lanciato un appello: «restiamo uniti e formiamo insieme la nostra Unione dell’energia, forte e resiliente. La crisi energetica è grave. E richiede dall’Europa una risposta comune che permetta di ridurre i costi energetici per famiglie e imprese. Abbiamo già fatto passi importanti. Ad esempio, ieri abbiamo concordato insieme di limitare i profitti eccezionali realizzati da alcune società energetiche. Bisogna fare di più».
La presidente ha inoltre precisato: «l’Europa ha tutto ciò di cui ha bisogno per liberarsi dalla nostra dipendenza dalla Russia. È una questione di volontà politica. Senza una risposta europea comune, rischiamo seriamente la frammentazione. Come in passato, dobbiamo preservare condizioni di parità ed evitare distorsioni del mercato unico. Quindi il compito che ci attende è chiaro. Dobbiamo fare di più per contenere l’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia che stanno indebolendo la nostra economia».
Con il gasdotto tra Grecia e Bulgaria si giunge a “un punto di svolta per la Bulgaria e per la sicurezza energetica dell’Europa. E significa libertà dalla dipendenza sul gas russo” per Sofia. Secondo von der Leyen inizia così “una nuova era per la Bulgaria e per l’Europa sudorientale“.
«La Bulgaria riceveva l’80% del gas dalla Russia prima che Putin decidesse di lanciare una guerra atroce contro l’Ucraina e una guerra energetica contro l’Europa – ha ricordato von der Leyen. – Sia qui in Bulgaria che in tutta Europa persone stanno subendo le conseguenze della guerra della Russia. Ma grazie a progetti come questo, l’Europa avrà abbastanza gas per l’inverno».