
Il confronto emerge dal report dell’Ocse “Education at a Glance 2022 – Uno sguardo sull’istruzione”. Inoltre insegnanti poco pagati e senza aumenti
Nel 2019, i Paesi dell’Ocse hanno speso in media il 4,9% del loro Pil per gli istituti di istruzione dal livello primario, le elementari, a quello terziario, l’istruzione universitaria. L’Italia è sotto la media, di oltre un punto percentuale, al 3,8%.
Il confronto emerge dal report dell’Ocse “Education at a Glance 2022 – Uno sguardo sull’istruzione”. Nell’edizione dello scorso anno, il dato relativo al 2018 veniva indicato nel 4,1%. In Italia – evidenzia l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – la spesa pubblica per l’istruzione da primaria a terziaria è stata pari al 7,4% della spesa pubblica totale, anche questo un valore inferiore alla media dell’Ocse che è del 10,6%.
La quota del Pil è un indicatore dell’importanza che i Paesi attribuiscono all’istruzione nelle loro decisioni. Ma poiché i numeri variano a seconda del Pil, dei bilanci pubblici e del numero di studenti, l’Ocse ha calcolato anche l’importo totale del finanziamento per studente: i Paesi dell’Ocse, per i vari livelli di istruzione da primario a terziario, spendono in media 11.990 dollari all’anno per studente per gli istituti di istruzione.
Nel 2019, l’Italia ha speso meno: 10.902 dollari per studente; ma la spesa cumulativa dell’Italia per l’istruzione di uno studente da 6 a 15 anni è stata di 105.754 dollari, un dato leggermente superiore alla media dell’Ocse di 105.502.
I valori per studente sono, di poco, più alti della media per la scuola primaria e più bassi per la scuola secondaria.
Maggiore il divario nella spesa per l’istruzione universitaria, in Italia di 12.177 dollari, contro una media di 17.559, influenzata molto però, sottolinea l’Ocse, dai valori elevati in alcuni Paesi.
Inoltre, le retribuzioni dei docenti italiani si confermano più basse della media e poco dinamiche. Nei Paesi aderenti all’Organizzazione i salari reali variano da 41.941 dollari a livello preprimario a 53.682 nella scuola superiore, mentre in Italia, sono in media di 40.008 dollari a livello preprimario e di 45.870 alle superiori.
Inoltre, tra il 2015 e il 2021, in media gli stipendi degli insegnati delle scuole media con 15 anni di esperienza e le qualifiche piu’ diffuse sono aumentati del 6% in termini reali. In Italia, l’aumento degli stipendi è stato pari all’1%.
In generale, gli stipendi dei docenti rimangono inferiori a quelli degli altri laureati. In Italia, gli insegnanti delle medie guadagnano il 27,4% in meno rispetto agli altri lavoratori con un livello di istruzione terziaria.
Al contrario, rileva l’Ocse, gli stipendi reali dei dirigenti scolastici in Italia sono molto più alti rispetto ai salari degli altri lavoratori con un’istruzione terziaria. Tale dato è simile a quello della maggior parte dei Paesi dell’Ocse, dove i dirigenti scolastici tendono a guadagnare molto di più rispetto alla media dei lavoratori con un’istruzione terziaria.