
Gli analisti hanno previsto anche un segno negativo anche per Google Play, app store di Android, e stimano un calo delle entrate a settembre del 9%
Le entrate dell’App Store di Apple sono diminuite a settembre del 5% anno su anno, secondo una nota di Morgan Stanley. Il calo più forte dal 2015, da quando Morgan Stanley fa questa analisi. Il report è basato sui dati di Sensor Tower, che tiene traccia dei download e delle vendite di app.
L’App Store, ha precisato il report, ha registrato cali anche nei mercati più rilevanti, tra cui Stati Uniti, Canada, Cina e Giappone. Secondo Morgan Stanley la causa principale del calo è da attribuire alle entrate delle app di gaming, diminuite del 14% a settembre.
Per la Cina i ricavi netti sono diminuiti del 9% su base annua, anche qui a causa dei giochi (-18% su base annua). Gli analisti hanno previsto anche un segno negativo anche per Google Play, app store di Android, e stimano un calo delle entrate a settembre del 9%.
Da domani intanto Apple aumenterà i prezzi in Europa e in Asia delle app e degli acquisti in-app sul suo App Store. L’aumento percentuale varia da regione a regione. Ad esempio, i prezzi in Corea del Sud aumenteranno del 20-25%, in Giappone del 30-35% e nelle regioni che utilizzano l’euro l’aumento e’ di circa l’8-10%.
L’azienda, che ha comunicato il rincaro il 20 settembre, non ha chiarito il motivo alla base di questa scelta, ma è probabile che sia conseguenza della debolezza delle valute locali rispetto al dollaro.
La Services Unit di Apple, sotto cui ricade l’App Store, è un elemento centrale per gli investitori, che vogliono vedere i clienti iPhone e Mac continuare a spendere dopo aver acquistato i loro dispositivi.