
Durante la visita alla Direzionale nazionale antimafia e antiterrorismo il premier ha invitato la politica italiana a collaborare
Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato in visita alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (DNAA). In questa occasione ha parlato anche del Pnrr.
«Il Pnrr non è il Piano di un governo, ma di tutta l’Italia, e ha bisogno dell’impegno di tutti per garantirne la riuscita nei tempi e con gli obiettivi previsti – ha dichiarato il premier – La politica italiana sa ottenere grandi risultati quando collabora, tra forze politiche di colori diversi, tra Governo centrale ed enti territoriali».
«Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta una straordinaria opportunità per sostenere l’economia in un momento di rallentamento, per rilanciare il Paese dopo due decenni di crescita lenta e diseguale; per dimostrare ai cittadini e ai nostri partner europei che l’Italia sa investire bene e con onestà – ha proseguito Draghi – Grazie al Pnrr, investiamo quasi 20 miliardi per misure di inclusione sociale e introduciamo riforme e interventi per ridurre i divari generazionali, regionali, di genere. Penso al reimpiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata da parte delle amministrazioni comunali, una misura importante nel contrasto patrimoniale alle mafie. Sono progetti – ricorda Draghi – che portano nuova vita e orgoglio nelle comunità locali e che necessitano della collaborazione dei Comuni, ad esempio con il rispetto dell’obbligo di pubblicità. Per tutelare gli investimenti, abbiamo ampliato i poteri dei Prefetti, intensificato i controlli, rafforzato l’Organismo centrale di monitoraggio, raccolta e analisi di informazioni sul rischio di infiltrazione. Abbiamo previsto l’assunzione di 700 persone da parte dei ministeri competenti, anche per potenziare le attività di controllo e sostenere gli enti locali».