
Il segretario, parlando alla platea del congresso nazionale, ha auspicato un “passo indietro” rispetto alla scelta del 2012, per difendere tutti i posti di lavoro
«Alla luce del cambiamento di scenario e degli effetti che si verificheranno nel settore dell’auto per via della transizione ecologica, mi sembra che i tempi siano maturi per riconsiderare la scelta che Fiat fece nel 2012 di uscire da Confindustria dando vita a un contratto specifico. Sarebbe auspicabile avviare il percorso per il rientro nel Contratto nazionale Federmeccanica-Assistal garantendo la validità del Contratto specifico di Stellantis in tutte le sue parti».
Lo auspica Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, in occasione del Congresso nazionale Uilm in corso a Roma.
«Le impegnative sfide che ci attendono richiedono uno sforzo comune senza precedenti a difesa dei siti produttivi e per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, dalla componentistica all’indotto».
Per Palombella «rinnovare i contratti nazionali di lavoro difendendo i due livelli ha rappresentato per noi la priorità assoluta. Sono stati raggiunti risultati sicuramente importanti per quanto riguarda il rinnovo di primo livello, ma è necessario valorizzare il lavoro manifatturiero attraverso il rilancio della contrattazione di secondo livello che non è ancora sufficientemente estesa – e, aggiunge -, per incentivare la contrattazione aziendale chiediamo al Governo la modifica dell’attuale normativa sulla defiscalizzazione dei premi di risultato».
L’abbandono del contratto nazionale sancì anche un periodo di forte rottura tra Fim e Uilm da una parte e la Fiom dall’altra che non riconobbe mai la validità’ della scelta Fiat.