
La situazione rimane permeata dall’incertezza, con gli investitori che continuano a interrogarsi sia sull’andamento dell’economia
Apertura positiva per le Borse europee che, sulla scia dei guadagni di Tokyo e nonostante la chiusura in calo di Wall Street, tentano di riprendere la strada del rialzo dopo lo stop di ieri, che ha interrotto il rally della prima parte della settimana. Ai primi scambi, a Milano l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,5%, a Francoforte il Dax lo 0,6%, a Parigi il Cac40 lo 0,3%.
La situazione, comunque, rimane permeata dall’incertezza, con gli investitori che continuano a interrogarsi sia sull’andamento dell’economia, sia sulle mosse delle banche centrali.
Alcuni dati macro deludenti a inizio settimana hanno fatto presupporre che la Fed (e probabilmente anche la Bce) saranno più prudenti nel rialzo dei tassi nei mesi venturi.
Ieri, però, negli States sono stati annunciati nuovi dati che hanno messo in evidenza la forza dell’economia, smorzando dunque le speranze che l’istituto centrale possa rivedere l’intenzione di stringere la corda in modo deciso, alzando notevolmente il costo del denaro.Se oggi Oltreoceano saranno annunciate le richieste settimanali alla disoccupazione, domani sarà reso noto il dato ufficiale sul mercato sull’occupazione di settembre, seguito da vicino dagli economisti della Fed, che comunque sono consapevoli anche che il mercato del lavoro si muove sempre con ritardo rispetto al ciclo economico.
In Europa sale l’attesa per la pubblicazione, oggi, delle minute dell’ultima riunione della Bce. Sul fronte internazionale, la tensione rimane alle stelle, con i timori che il presidente russo, Vladimir Putin, possa alla fine utilizzare armi tattiche nucleari (il Times ha sostenuto che potrebbero essere fatti test al confine ucraino). Desta preoccupazione, inoltre, l’ennesimo lancio del missile da parte di Kim Jong Hun, che ha subito provocato la reazione degli Stati Uniti e della Corea del Sud.
L’attenzione sarà rivolta anche ai titoli di stato, che ieri nel mondo sono tornati a scendere. I Btp a dieci anni hanno visto salire il rendimento al 4,4%, spinti anche dall’avvertimento di Moody’s che se non saranno rispettati gli step del Pnrr, l’Italia rischierà una sforbiciata al giudizio sul proprio debito. Lo spread è risalito a 242 punti.
A Piazza Affari l’attenzione sarà ancora rivolta al settore delle banche, in vista anche dell’aumento di capitale che si appresta a varare Banca Mps, tra mille ostacoli e dubbi. Occhi rivolti anche al comparto dell’energia, dopo la decisione di Opec+ di limitare la produzione di 2 milioni di barili al giorno. Decisione criticata dal presidente americano, Joe Biden.
Dopo il balzo della vigilia, il wti (contratto di novembre) lima dello 0,21%, attestandosi a 87,58 dollari al barile. Sempre sul fronte energetico, ieri è stata seduta volatile anche per i prezzi del gas naturale, nel giorno in cui la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha aperto a una discussione su un tetto per il prezzo del gas utilizzato per produrre elettricità.
Apertura stabile per il prezzo del gas alla Borsa di Amsterdam rispetto alla chiusura di ieri: i contratti al Ttf scambiano in area 173 euro al Mwh.
Sul valutario, infine, l’euro riconquista 0,99 dollari (ieri in chiusura a 0,985 dollari). Vale inoltre 143,2 yen (142,63 yen), mentre il cambio dollaro/yen è pari a 144,52 (144,74).