
Cresce il settore del turismo congressuale nella Penisola: nel 2021 gli eventi sono aumentati del 23,7%
L’Italia fa faville nel del turismo congressuale. Lo rivela l‘Enit Agenzia Nazionale del Turismo) in occasione di Imex America, uno dei più importanti eventi di promozione del turismo congressuale internazionale, in programma a Las Vegas dall’11 al 13 ottobre.
Secondo la Top 20 Destination Performance Index dell’International Congress and Convention Association (Icca), nel 2021 l’Italia è arrivata al quinto posto per numero di congressi ospitati, scavalcando il Regno Unito, sceso di una posizione rispetto al 2019. In testaalla classifica gli Stati Uniti, seguiti da Spagna, Germania e Francia. Per quanto riguarda le città, Roma entra al 16esimo posto.
Stando all’Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi – Oice-Federcongressi, nel 2021 in Italia sono stati realizzati in totale 86.438 eventi in presenza o in formato ibrido, che hanno fatto registrare una crescita del +23,7% rispetto al 2020, per un totale di 4.585.433 partecipanti (+14,7% sul 2020).
La maggior parte delle sedi dei congressi (52,5%) si trova al Nord, il 25,5% al Centro, il 13,9% al Sud e l’8,1% nelle Isole. Il Nord ha ospitato il 65,2% degli eventi nazionali, in crescita del +29,0% rispetto al 2020.
Secondo l’Enit, il settore Mice (Meeting, Incentive, Conference and Exhibition) farà il boom nel 2026.
«Il successo dei meeting face to face dovrà essere basato in futuro sulla qualità dei contenuti e l’apporto che la destinazione può dare al raggiungimento degli obiettivi dell’evento, l’affiancamento di elementi virtuali, l’offerta di un’effettiva esperienza di networking, la sostenibilità – ha dichiarato l’ad di Enit Roberta Garibaldi – Occorre concentrarsi sul valore intellettuale che la destinazione può offrire agli incontri con interazioni tra pubblico e privato. Esperienze di networking efficaci da parte dall’organizzatore sarà fondamentale per il successo e il ritorno di investimento del meeting in presenza».