L’esposizione totale del bilancio Ue ai futuri obblighi potenziali è più che raddoppiata nel 2021, passando da 131,9 a 277,9 miliardi di euro, per aiuti covid e guerra
Conti 2021 della Ue con una immagine fedele e veritiera della situazione finanziaria ed entrate prive di errore, ma ancora troppi errori nei pagamenti.
È il giudizio della Corte dei conti europea, che segnala rischi sui fondi dell’Unione messi a disposizione in risposta alla crisi da coronavirus e alla guerra in Ucraina. Il livello complessivo degli errori nelle spese finanziate dal bilancio dell’Ue è aumentato nel 2021 al 3% (dal 2,7% del 2020).
Due terzi delle spese sottoposte ad audit sono state ritenute ad alto rischio (il 63,2% contro il 59% del 2020) e inficiate da errori rilevanti (4,7% contro il 4% del 2020).
Per tale livello di errore pervasivo nelle spese ad alto rischio, la Corte ha quindi emesso un giudizio di audit negativo sulla spesa Ue nel 2021.
Individuati 15 casi di presunta frode (6 per il 2020), segnalati all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) o alla Procura europea (Eppo).
Per la prima volta l’audit ha riguardato anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza: nel 2021 è stato eseguito un solo pagamento a titolo del Recovery, alla Spagna: uno dei 52 traguardi inclusi nella domanda di pagamento della Spagna non era stato pienamente raggiunto, è emerso, anche se per un impatto non ritenuto rilevante.
L’esposizione totale del bilancio Ue ai futuri obblighi potenziali è più che raddoppiata nel 2021, passando da 131,9 a 277,9 miliardi di euro, principalmente per l’emissione di obbligazioni per 91 miliardi di euro per finanziare il pacchetto NextGeneration Eu e all’aumento di 50,2 miliardi di euro per l’assistenza finanziaria per aiutare gli Stati membri a proteggere l’occupazione e i lavoratori colpiti dagli effetti della pandemia.