
Alla fine di agosto la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 26,2 per cento; la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,6 anni
Ad agosto il debito delle Amministrazioni pubbliche è diminuito di 12,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.757,8 miliardi. Lo rileva Bankitalia. La riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (16,4 miliardi, a 79,9) ha più che compensato il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (0,5 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (3,1 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di 12,6 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,2 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile. Alla fine di agosto la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 26,2 per cento (0,1 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,6 anni.
Ad agosto le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 53,7 miliardi, in aumento del 19,6 per cento (8,8 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2021. Lo rileva Bankitalia. Nei primi otto mesi del 2022 le entrate tributarie sono state pari a 330,5 miliardi, in aumento del 14,7 per cento (42,3 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.