
Per due su tre è la prima volta, in più di due milioni non pagano il condominio
Quanto sta incidendo sulle spese degli italiani la crisi energetica in corso? Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a Up Research e Norstat, parecchio: 4,7 milioni di italiani non hanno pagato una o più bollette di luce e gas negli ultimi nove mesi. E non si tratta dei soliti “furbetti”: a pesare sulle famiglie sono i rincari energia, che le mettono in condizione di non poter pagare. A poter essere morosi, se non interverranno sgravi ad hoc, nei prossimi mesi potrebbero essere 3,3 milioni di italiani.
C’è un altro dato allarmante: quasi 2 persone morose su 3 (62%) hanno detto che è stata la prima volta che hanno saltato il pagamento delle bollette, certificando uno scivolamento in atto da tempo in molte famiglie verso condizioni di maggiore povertà. Anche geograficamente il dato incide su situazioni già gravi per cause storiche: a livello nazionale la percentuale di chi ha dichiarato di non aver pagato una o più bollette negli ultimi 9 mesi è pari al 10,7%, ma il fenomeno è più diffuso nelle regioni del Centro Italia (11,5%) e al Sud e nelle Isole (11,2%). Ed è il Sud che si troverebbe più a rischio in caso di aumenti (9,4% a fronte di una media nazionale pari al 7,7%).
Non solo luce e gas: il problema della morosità interessa anche le spese condominiali. Dall’indagine è emerso che, a causa dell’aumento dei prezzi, da gennaio oltre 2,6 milioni di italiani hanno saltato una o più rate del condominio. Le aree più in sofferenza restano anche in questo caso quelle del Centro Italia (7,7% a fronte di una media nazionale al 6%) e i grandi agglomerati urbani, con percentuali superiori al 10% per chi risiede nei comuni con oltre 100mila abitanti. Uno scenario per nulla confortante, visto che alla domanda “Nel caso in cui i prezzi continuassero a salire crede si troverà obbligato a saltare qualche pagamento?” 3,8 milioni di italiani (pari 8,8% dei rispondenti) hanno risposto che potrebbero non pagare le prossime rate del condominio, il 12% dei quali tra i residenti nel Centro Italia.