
Diminuite le esportazioni via Ucraina, il ceo Alexei Miller “sarebbe violazione del contratto”
Nel duello energetico tra Russia e Europa, nato dall’invasione dell’Ucraina, la tensione non accenna a diminuire. Il ceo di Gazprom (la multinazionale dell’energia controllata dal Governo della Federazione Russa) Alexei Miller ha infatti ribadito in un’intervista alla televisione di stato russa: «Il tentativo di imporre un tetto al prezzo del gas russo venduto in Europa comporterà il taglio delle forniture – e aggiunge-. La nostra guida sono i contratti firmati. Una decisione unilaterale come questa sarebbe una violazione delle attuali condizioni del contratto, che implica la cessazione delle forniture».
Lo stesso Putin ha più volte minacciato di fermare le esportazioni in caso di qualsiasi tentativo di limitare i prezzi del petrolio e del gas russi, invitando l’Unione Europea a non violare le leggi della domanda e dell’offerta. E a sottolineare il messaggio, per questa domenica, Gazprom ha comunicato che spedirà 42,4 milioni di metri cubi di gas in Europa tramite le condutture che attraverso l’Ucraina, un quantitativo leggermente inferiore ai 43,1 mcm di sabato.