
La sterlina è in leggero aumento, dopo il cambio alle Finanze. Tuttavia il governo Truss appare logorato e molti lo danno al capolinea
Avvio in moderato rialzo per le Borse europee nonostante la chiusura in rosso di Wall Street e di Tokyo. A Milano l’indice principale Ftse Mib segna ai primi scambi un guadagno dello 0,25%, a Parigi il Cac40 dello 0,20%, a Francoforte il Dax dello 0,15%. In attesa delle dichiarazioni del neo Cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, la Borsa di Londra ha aperto in rialzo dello 0,18%
Avvio di settimana incerto, instabile e debole per i mercati, dopo l’ondata di vendite a Wall Street della scorsa ottava. Le Borse asiatiche sono contrastate, mentre i future a Wall Street provano il rimbalzo, dopo che alla fine della scorsa settimana un’inflazione Usa sopra le attese ha mandato l’azionario sull’ottovante, raffozando l’aspettativa di un quarto, corposo rialzo dei tassi di 75 punti base a novembre.
La sterlina è in leggero aumento, dopo che il primo ministro britannico Liz Truss ha sostituito il suo ministro delle Finanze con l’anti Johnson Jeremy Hunt. Tuttavia il governo Truss appare logorato e molti lo danno al capolinea.
Euro in lieve aumento questa mattina sui mercati valutari: la moneta unica europea è scambiata a 0,9752 dollari con un aumento dello 0,31%. Rispetto allo yen l’euro passa di mano a 145,0500 con un aumento dello 0,30%.
A Wall Street prosegue la stagione delle trimestrali, con Goldman Sachs e Bank of America che chiuderanno il round dei colossi finanziari, seguiti dai bilanci di importanti società del comparto tecnologico come Ibm, Netflix e Tesla.
Apre in rialzo a 250 punti base il differenziale tra Btp italiani e Bund decennali tedeschi a fronte dei 243,7 punti segnati venerdì scorso in chiusura. Invariato al 2,777% il rendimento annuo italiano, mentre quello tedesco cede 6 punti al 2,28%. La soglia dei 250 punti era stata sfiorata l’ultima volta lo scorso 7 ottobre e superata il 27 settembre.
Prezzo del gas in forte calo in avvio di contrattazioni nonostante il ceo di Gazprom, Alexei Miller, abbia nuovamente avvertito l’Europa che il tentativo di imporre un tetto al prezzo del gas russo comporterà il taglio delle forniture. I contratti al Ttf di Amsterdam, hub di riferimento europeo, perdono circa il 7% a 132,15 euro al megawattora. Anche il prezzo del petrolio in crescita questa mattina sui mercati delle materie prime: il barile di Wti con consegna a novembre è scambiato a 86,25 dollari con un aumento dello 0,75%. Il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 92,37 dollari con un aumento dello 0,81%.
Che settimana ci aspetta? Venerdi’ l’agenzia di rating S&P si pronuncerà sul rating, attualmente BBB con outlook stabile. Sul fronte macro, non ci saranno importanti dati in Eurozona, mentre martedì dalla Cina arriverà la lettura del Pil del terzo trimestre. Gli analisti si attendono un’accelerazione trimestrale della crescita del 3,4% dopo il calo del secondo trimestre, causato dai lockdown che ha richiuso diverse città, tra cui la capitale finanziaria Shanghai. Negli Usa, martedì saranno pubblicati diversi dati relativi al settore immobiliare, così come la produzione industriale di settembre.
Sul fronte banche centrali sarà importante monitorare i discorsi dei membri Fed, come quello del ‘falco’ James Bullard sabato, per vedere quale sarà la reazione al dato sull’inflazione pubblicato questa settimana, che ha mandato i mercati sull’ottovolante. Si riuniranno inoltre le banche centrali di Cina e Turchia, con la prima che non dovrebbe modificare i tassi, mentre la seconda li tagliera’ nuovamente di almeno 100 punti base.
Infine, sul listino milanese, all’apertura +6,6% per Mps nel primo giorno dell’aumento, mentre Tim scivola dell’1,4%, dopo il taglio rating di S&P.