
Il patron della compagnia aerea irlandese investirà in Italia ma chiede che venga tolta la cosiddetta “tassa sul turismo” sullo scalo romano
«Ita non sarà mai redditizia, Alitalia non è stata mai reddizia, ha perso soldi per 75 anni, solo una volta artificialmente con Berlusconi ha fatto un profitto e Ita è come Alitalia». Lo ha detto l’amministratore delegato del Gruppo Ryanair in una intervista all’Ansa.
«Ita perderà sempre soldi, non hanno un business plan, Delta ed Air France sono partner sbagliati, era meglio Lufthansa. Non credo che apriranno ad Ita le rotte transatlantiche», ha spiegato O’Leary, sottolineando che l’altro problema per Ita è che «non può competere con Ryanair in Italia e sulle rotte di corto raggio». La compagnia irlandese ha il 40% di market share in Italia e si avvia verso il 42-43%, ha fatto presente O’ Leary.
Dopo un’estate “forte” Ryanair si aspetta un inverno “incerto” e comunque continua ad investire in Italia. O’Leary ha prospettato un aumento del 20% dell’operativo nella stagione invernale rispetto all’inverno pre-Covid (2019). L’obiettivo, è stato spiegato, è di raggiungere 56 milioni di passeggeri nell’anno fiscale aprile 2022-marzo 2023, di cui 9,4 milioni a Roma.
«Non vediamo l’ora di lavorare con il prossimo Governo, così come abbiamo lavorato con quello precedente. Quello che suggeriamo, è di fare del turismo una priorità». O’Leary ha, infine, ricordato al futuro esecutivo le richieste avanzate dal vettore sulla addizionale municipale, la cosiddetta ‘tassa sul turismo’, che andrebbe eliminata per stimolare quegli investimenti che, secondo il ceo, aiuterebbero il Paese a riprendersi dai colpi inferti al turismo dalla pandemia negli ultimi anni.