
Torna l’incertezza sulle Borse europee, che frenano dopo il rally delle ultime quattro sedute. Si riaffaccia la preoccupazione per l’inflazione
Le Borse europee chiudono deboli una seduta dominata dalla volatilità: l’indice Cac 40 di Parigi cede lo 0,43% a 6.040,72 punti, il Dax 30 di Francoforte arretra dello 0,16% a 12.745,71 punti e l’Ftse 100 di Londra registra una flessione dello 0,13% a 6.927,75 punti. L’Ftse Mib a Piazza Affari archivia la seduta in calo dello 0,22% a 21.472 punti.
Torna l’incertezza sulle Borse europee, che frenano dopo il rally delle ultime quattro sedute. Si riaffaccia la preoccupazione per inflazione (dopo i dati in Gran Bretagna) e recessione, seppur calmierate dal buon andamento delle trimestrali americane, come quella di Netflix.
Lo spread BTp/Bund non si è mosso di molto, perché sono aumentati entrambi i tassi, con quello sul decennale italiano che ha toccato un top al 4,77%.
Sul fronte dell’energia, in rialzo i prezzi del petrolio con le scorte Usa in calo, ma sotto i massimi di giornata: il Brent a fine seduta in Europa è scambiato a 83,25 dollari (+0,52%) mentre il Wti è a 90,59 dollari (+0,61%).
In chiusura è poco mosso il gas a 113 euro al MWh, dopo aver oscillato tra 120 e 107 euro nel corso della giornata. Sul valutario, torna a salire il dollaro che spinge l’euro a 0,978. Dollaro/yen a 149,77, euro/yen a 146,52. In calo anche la sterlina a 1,123 sul biglietto verde, dopo che l’inflazione in Gran Bretagna è tornata sui massimi da 40 anni
Sull’azionario milanese, hanno ripreso a salire gli energetici dopo la debolezza della vigilia, con Tenaris (+2,87%) in testa al listino. Banche in ordine sparso, tengono le utility mentre su Tim (-0,11%) si ferma la speculazione dopo che il fondo Cvc ha frenato sull’ipotesi di interesse per l’intero gruppo. In coda Nexi (-3,87%) e Campari con Inwit (-2,72% per entrambe). Fuori dal listino principale, scivola ancora Mps che chiude in calo dello 0,35% a 2,003 euro dopo essere scesa sotto la soglia critica dei 2 euro a 1,997. In flessione del 4,7% anche i diritti.
Al di là dell’oceano, Wall Street vira in territorio positivo a circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, spinta da una serie di trimestrali che hanno battuto le attese del mercato. Ma sullo sfondo restano i timori per l’inflazione.
Gli investitori attendono il Beige Book della Fed, che potrebbe fornire nuove indicazioni sullo stato dell’economia a stelle e strisce e sulle prossime mosse della banca centrale Usa. Il Dow Jones avanza dello 0,42%, il Nasdaq sale dello 0,16% e l’S&P 500 registra un progresso dello 0,08%.