
I tassi annui più bassi sono stati registrati in Francia (6,2%), Malta (7,4%) e Finlandia (8,4%), quelli più elevati sono stati registrati in Estonia (24,1%), Lituania (22,5%) e Lettonia (22,0%)
Il tasso di inflazione annuo dell’area dell’euro è stato del 9,9% a settembre (il dato è stato liviemente rivisto al ribasso rispetto al 10% della stima flash). Ad agosto era al 9,1% e l’anno scorso era del 3,4%.
L’inflazione annuale dell’Unione europea, invece, è stata del 10,9%, rispetto al 10,1% di agosto. Un anno prima, il tasso era del 3,6%. È quanto risulta dai dati sono pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.
I tassi annui più bassi sono stati registrati in Francia (6,2%), Malta (7,4%) e Finlandia (8,4%), quelli più elevati sono stati registrati in Estonia (24,1%, nella foto), Lituania (22,5%) e Lettonia (22,0%). Rispetto ad agosto, l’inflazione annua è diminuita in sei Stati membri, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in venti.
A settembre, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto dall’energia (+4,19 punti percentuali), seguita da cibo, alcol e tabacco (+2,47), servizi (+1,80) e beni industriali non energetici (+1,47).
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