
Il crollo del colosso tedesco è partito nel marzo dell’anno scorso, quando la Fda ha disposto il ritiro di un prodotto per la respirazione assistita, considerato pericoloso
Nel terzo trimestre il gruppo Philips ha registrato vendite per 4,3 miliardi di euro, con un calo del 5%, in linea con le indicazioni fornite due settimane fa: i nuovi ordini sono diminuiti del 6% dopo la crescita del 47% nel terzo trimestre del 2021. Philips registra una perdita operativa per 1,5 miliardi di euro rispetto all’utile da 358 milioni dello stesso periodo 2021.
L’Ebita rettificato è di 209 milioni, pari al 4,8% delle vendite, rispetto a 512 milioni (12,3%) del terzo trimestre del 2021. Commentando i dati il neo presidente e ceo Roy Jakobs – in carica dal 15 ottobre – riconosce come «negli ultimi anni non siamo stati all’altezza delle aspettative degli stakeholder” e annuncia “la decisione difficile, ma necessaria, di ridurre immediatamente la nostra forza lavoro di circa 4.000 ruoli a livello globale, cosa che non prendiamo alla leggera e attueremo nel rispetto dei colleghi coinvolti».
Il crollo del colosso tedesco è partito nel marzo dell’anno scorso, quando la Food and droug administration ha disposto il ritiro di un prodotto per la respirazione assistita, considerato pericoloso.