
La fascia d’età in cui il costo raggiunge il picco è 14-19 anni, quando i figli frequentano la scuola superiore, in caso di percorso privato, ma all’università i costi possono schizzare alle stelle
In base all’attuale costo della vita, educare un figlio in Italia dall’asilo all’università comporta una spesa che va da un minimo di 53 mila fino addirittura a 700 mila euro, con una media di 130 mila euro, circa 6-7 mila euro l’anno. Sono le conclusioni di uno studio di Moneyfarm, che osserva che sul budget familiare incide la spesa per le nuove competenze “socio-relazionali”: ad esempio, imparare una o due lingue può arrivare a costare fino a 35 mila euro.
La fascia d’età in cui il costo per l’educazione raggiunge il picco è 14-19 anni, quando i figli frequentano la scuola superiore, in caso di percorso interamente privato, ma all’università i costi possono schizzare alle stelle se si sceglie l’estero: dai 265.300 euro di Londra ai 571.600 di New York, vitto e alloggio inclusi.
Moneyfarm, società internazionale di investimento con approccio digitale, ha preso in considerazione le voci di costo più tradizionali ma anche quelle più al passo con l’avanzamento tecnologico della società e del mondo post-pandemico: le cosiddette soft skills ritenute sempre più cruciali per progredire professionalmente e sono ormai complementari alle più tradizionali competenze che si apprendono a scuola
È a partire da queste basi che Moneyfarm ha costruito 4 percorsi formativi-tipo per calcolare l’impegno economico richiesto dall’educazione dei figli alle famiglie italiane, inevitabilmente diverse per disponibilità economica, oltre che per obiettivi e scelte personali. Anche quando una famiglia ha un budget limitato da investire in attività extracurricolari, Moneyfarm ha calcolato che deve mettere in conto di spendere in totale intorno ai 53mila euro per un percorso educativo “Standard” che va dall’asilo nido alla materna, fino alle scuole elementari, medie e superiori pubbliche, includendo libri e materiali scolastici. Viene incluso anche un ciclo completo di 5 anni di università pubblica (considerando una retta piena e non tenendo conto dell’effetto di eventuali borse di studio o agevolazioni Isee).
Tra le attività extracurricolari ci si ferma alle lezioni di inglese online (dai 6 ai 16 anni) per le competenze linguistiche di base, l’acquisto di almeno un device per le competenze digitali e attività socio-relazionali, ludiche o sportive come scout, teatro e sport individuali dai 5 ai 12 anni, sport di squadra dai 10 ai 18 come il calcio (con spesa di 750 euro l’anno) e palestra dai 18 ai 22 anni.
Tra tutte le voci di costo, quella decisamente più alta è l’università, considerata qui non da fuori sede, ma a Milano e pubblica: per un totale di 22mila euro.
Il percorso Scientifico-Tecnologico (STEM) riflette non solo una disponibilità economica superiore al percorso “Standard” ma anche un preciso obiettivo: quello di iniziare a indirizzare i figli verso una carriera più improntata alle discipline scientifiche. Il costo complessivo del percorso “STEM” si aggira in totale sui 98mila euro e include non solo tutto il ciclo scolastico pubblico, dal nido alle scuole medie e relativi materiali scolastici, ma anche i doposcuola pubblici dall’infanzia fino a tutte le medie. Include poi un ciclo universitario pubblico della durata di 5 anni da fuori sede (si è considerata l’università di Padova) che, anche in questo caso, rappresenta il costo più impegnativo da sostenere: 60mila euro.
Nel costo complessivo sono state considerate attività extracurricolari come le lezioni di inglese online (dai 6 ai 16 anni, dove i genitori dovrebbero pagare fino a 900 euro all’anno), attività socio-relazionali, ludiche o sportive come scout, un corso di musica bisettimanale (dai 6 ai 12 anni) e sport individuali quali nuoto (dai 6 ai 14 anni con una spesa di 415 euro all’anno) e tennis (dai 14 ai 20 anni, in questo caso il costo si aggira attorno ai 595 euro). Si aggiunga almeno un device e, dato l’obiettivo, un corso di informatica di base (circa 420 euro per 20 lezioni) e un corso di coding avanzato che può arrivare a costare fino a 590 euro per 20 lezioni.
Il percorso Radical o “New Age” si associa a un’idea ben precisa relativa all’educazione dei propri figli, che trova riscontro in una disponibilità finanziaria superiore alla media dei genitori per un totale di 170mila euro. L’imprinting comincia fin dal nido e dalla scuola dell’infanzia con metodi quali il Montessori, lo Steiner o il Reggio Emilia, oppure con approccio bilingue all’interno di un contesto internazionale: in questi casi le rette annuali vanno da un minimo di 7.700 euro fino a un massimo di 14.600 euro al nido, e da un minimo di 3.600 euro fino a 15.300 euro alla materna. In entrambi i casi i picchi di spesa si toccano al nido e materna dell’istituto privato internazionale più esclusivo. Nel costo totale vengono contemplati i doposcuola, medie e superiori pubbliche, università pubblica non fuori sede (si è considerata Padova) nonché testi e cancelleria per tutti i cicli.
Le attività extracurricolari qui sono ben superiori a quelle del percorso “Base”. Se per lo sviluppo delle competenze digitali e socio-relazionali attività e costi non differiscono molto da quelli del profilo “STEM”, dallo studio Moneyfarm emerge che sono le competenze linguistiche a richiedere l’investimento più alto: 35mila euro circa (si è considerato un corso al British Council dai 5 ai 15 anni, lezioni private di cinese dagli 8 ai 18 anni e le vacanze studio).
Il percorso extra lusso, l’ultimo preso in esame da Moneyfarm, è decisamente il più costoso e proibitivo per la famiglia media: 700mila euro in totale. Si tratta di un percorso completamente privato e internazionale fin dal nido. A pesare più di tutto è l’università. Si tratta di università privata nel Regno Unito: BA alla University College London e Master alla London School of Economics costano, da soli, intorno ai 265mila euro vitto e alloggio inclusi (che schizzano a 572mila euro se ci spostiamo negli Stati Uniti).
Nel costo complessivo sono state poi considerate attività extracurricolari decisamente più onerose che negli altri percorsi. Per sviluppare competenze linguistiche di un certo livello è stato incluso il corso al British Council (dai 5 ai 18 anni la spesa arriva fino a 1740 euro all’anno), lo studio di una seconda lingua come lo spagnolo all’Istituto Cervantes (dagli 8 ai 16 anni), le vacanze studio (dai 6 ai 16 anni) coronate da un intero anno di studio all’estero: il tutto per un totale di 61mila euro. Pesano, seppur meno sul totale del percorso, le attività socio-relazionali: un corso di musica dai 5 ai 16 anni e un’esperienza di volontariato all’estero dai 14 ai 18, nonché lo sport individuale dai 5 ai 15 anni e un personal trainer dai 15 ai 20 anni per un totale di quasi 30mila euro.