
I mercati sono più forti oggi, pur restando volatili, incerti e instabili, nella speranza che i tassi Usa possano diventare meno aggressivi. Prezzo del gas ancora in calo
Le principali Borse europee aprono la seduta in positivo. Nei primi minuti di scambi Piazza Affari registra +0,40% a 22.071 punti, Francoforte segna +0,05%, Parigi registra +0,58% e Londra avvia gli scambi a +0,11%. Sulla piazza asiatica, a Tokyo il Nikkei 225 termina le contrattazioni guadagnando l’1,02% a 27.250 punti.
I mercati sono più forti oggi, pur restando volatili, incerti e instabili, nella speranza che i tassi Usa possano diventare meno aggressivi a dicembre e nel 2023 e in attesa delle trimestrali delle big Usa del tech (Google e Microsoft oggi, Apple e Amazon giovedì) e della riunione della Bce di giovedì prossimo. Poco mossi i future a Wall Street, che ieri ha chiuso in rialzo.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi apre in calo a 223 punti, dopo la chiusura di ieri a 225 punti. Scende anche il rendimento del decennale al 4,507%.
Apertura stabile per l’euro sui mercati valutari. La moneta unica europea passa di mano a 0,9875 dollari (+0,01%). Resta su quota 1,12 la Sterlina quando nel Regno Unito il cambio di governo sta avvenendo senza scossoni. In Asia, dove lo yuan cinese ha toccato i minimi da 15 anni, lo yen scambia a 148,9 dopo l’intervento del governo di Tokyo dei giorni scorsi per sostenere la valuta.
Prezzo del gas ancora in discesa sull’hub di Amsterdam del Ttf. Il contratto future novembre in avvio segna un -6,2% a 93 euro/Mwh. Prezzo del petrolio stabile sui mercati dove il Wti del Texa s scambia a 84,62 dollari al barile (+0,1%).Gli investitori guardano al rallentamento dell’economia in Cina che potrebbe colpire ulteriormente i consumi. Il Brent passa di mano a 93,28 (+0,1%).
Oggi in Germania ci sarà la pubblicazione dell’indice Ifo, atteso in calo, mentre negli Stati Uniti avremo la fiducia dei consumatori attesa anch’essa in peggioramento. Sempre negli Usa giovedì avremo la lettura preliminare del Pil del terzo trimestre, che dovrebbe partire in rialzo dopo la “recessione tecnica” degli ultimi due trimestri (in realtà dovuta all’elevata volatilità delle scorte e del retail). La settimana si concluderà in Germania con la pubblicazione del Pil preliminare del terzo trimestre, atteso in contrazione e con la prima lettura dell’inflazione di ottobre, attesa poco variata, dal 10,9% al 10,8%.