
L’utile del terzo trimestre è di 1,7 miliardi includendo la Russia (1,3 miliardi escludendo la Russia). Il consensus degli analisti prevedeva 1 miliardo
Unicredit archivia i primi 9 mesi dell’anno con utile che sale a 4 miliardi. Nel pari periodo dello scorso anno il risultato era stato di 3 miliardi. L’utile del terzo trimestre è di 1,7 miliardi includendo la Russia (1,3 miliardi escludendo la Russia). Il consensus degli analisti prevedeva 1 miliardo. Lo si legge in una nota.
«Unicredit ha ottenuto ancora una volta risultati finanziari eccezionali. Questo è il nostro settimo trimestre consecutivo di crescita e i migliori primi nove mesi dell’anno, da almeno un decennio. Siamo in netto anticipo sugli obiettivi del piano, nonostante il prudente consolidamento delle linee di difesa -. Lo sottolinea nella nota sui conti, il ceo Andrea Orcel – Unicredit Unlocked sta dando i suoi frutti: la nostra trasformazione industriale è in pieno svolgimento, i nostri risultati ripetutamente positivi e stiamo ulteriormente migliorando la guidance per l’intero anno 2022», aggiunge.
La buona dinamica commerciale, il contesto favorevole dei tassi di interesse e l’approccio disciplinato sui costi hanno portato a un ulteriore miglioramento della guidance 2022 di Unicredit , con un utile netto superiore ai 4,8 miliardi di euro per l’anno, escludendo la Russia. Lo si legge nella nota sui conti.
Nel quadro del miglioramento della guidance sul 2022, Unicredit prevede di chiudere l’anno con ricavi superiori a 17,4 miliardi. «Siamo impegnati a realizzare il nostro piano strategico 2024 per sprigionare il valore del nostro Gruppo. Sono fiducioso – rileva il ceo, Andrea Orcel – che Unicredit sia ben posizionata per affrontare qualsiasi contesto economico, garantendo una crescita di qualità, una distribuzione sostenibile del capitale e creazione di valore per i nostri stakeholder in tutta Europa».
Confermate inoltre le ambizioni finanziarie di Unicredit Unlocked 2024 di una generazione media organica annua di capitale di 150 punti base, ricavi netti incrementali di circa 1,1 miliardi e un RoTE (rendimento del patrimonio netto tangibile ndr) di circa il 10 per cento. Risultati positivi già raggiunti grazie all’azione combinata delle tre leve di ricavi netti, costi ed efficienza del capitale. Il RoTE del terzo trimestre, esclusa la Russia, pari all’11,4 per cento è già superiore al target 2024.
La banca mantiene il proprio focus sull’attuazione del piano strategico e trasformazione industriale 2022-2024 al fine di sprigionare il pieno valore di Unicredit ed è impegnata a produrre risultati e rendimenti attrattivi e sostenibili, con l’obiettivo di restituire agli azionisti almeno 16 miliardi entro il 20246. In caso di grave recessione, l’impatto sarebbe significativo, ma anche in questo caso il Gruppo prevede di poter essere in grado di rispettare in larga parte gli obiettivi di distribuzione per il periodo 2022-2024.