
A spingere sono i rialzi del costo del denaro della Fed, che sta raffreddando il mercato immobiliare
I tassi sui mutui a 30 anni negli Stati Uniti salgono a oltre il 7%, per l’esattezza al 7,16%, ai massimi dal 2001.
A spingere sono i rialzi del costo del denaro della Fed, che sta raffreddando il mercato immobiliare.
E, al contempo, le domande di mutui sono diminuite negli Stati Uniti ai minimi dal 2007. A renderlo noto è stata la Mortgage Bankers Association. Il tasso per il mutuo più comune, quello fisso a 30 anni, si aggira intorno al 7%, dopo aver iniziato l’anno al 3%.
Il cambio repentino, arrivato dopo anni di tassi bassi, ha raffreddato il mercato, che aveva registrato una forte impennata dei prezzi delle case con l’aumento della domanda durante i primi due anni di pandemia di coronavirus.
Le domande di mutui per l’acquisto di una casa, nell’ultima settimana, sono diminuite del 2% rispetto alla settimana precedente e del 42% rispetto alla stessa settimana del 2021. Le domande per un rifinanziamento sono diminuite dello 0,1% in una settimana e dell’86% rispetto a un anno fa.
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