Giornata contrastata per le Borse europee, migliorate nel pomeriggio sulla scia di Wall Street. Sul fronte macro sono emersi dati a luci e ombre
Chiusura mista quella di oggi per le principali Borse europee. Il Dax 30 di Francoforte guadagna lo 0,25% a 13.244,67 punti, il Ftse 100 di Londra cede invece lo 0,31% a 7.051,70 punti. Chiusura positiva per il Cac 40 di Parigi che segna +0,46% a 6.273,05 punti. Appena sotto la parità invece l’Ibex 35 di Madrid, che lascia sul terreno lo 0,03% a 7.918,51 punti.
In calo la chiusura a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib fa segnare -0,27% a 22.529 punti, mentre l’Ftse Italia All-Share cede lo 0,29% a quota 24.461. L’indice Ftse Italia Star è in controtendenza e sale dello 0,30% a 44.151 punti.
Giornata contrastata, quindi, per le Borse europee, migliorate nel pomeriggio sulla scia di Wall Street. Mentre procede a pieno ritmo la stagione delle trimestrali, sul fronte macro sono emersi dati a luci e ombre: se ha stupito positivamente il dato del pil tedesco del terzo trimestre, in rialzo annuo dell’1,2%, continua a preoccupare l’andamento dell’inflazione che a ottobre si è attestata in Germania al 10,4% e in Italia all’11,9%.
Negli States, invece, è stato annunciato che a settembre l’inflazione Pce, quella più seguita dalla Federal Reserve, sebbene sia risultata elevata, è rimasta stabile rispetto ad agosto al 6,2%, irrobustendo le ipotesi che l’istituto centrale possa rallentare la corsa al rialzo dei tassi.
Ipotesi che ha sostenuto Wall Street e al tempo stesso ha mantenuto la pressione sui tassi di interesse dei titoli di stato, dopo la corsa della scorsa settimana: quello del Treasury a dieci anni è scivolato sotto la soglia del 4% e oggi si attesta al 3,97%.
Anche il Btp italiano a dieci anni ha un rendimento del 4,13%, lontano dal picco del 4,8% di una settimana fa. Lo spread ha chiuso a 205 punti. Sul finale Milano ha perso lo 0,27%.
A Piazza Affari sono andate bene le Eni (+1,69%), premiate per la buona trimestrale. Sono salite anche le azioni delle banche, con Banco Bpm in rialzo di oltre l’1%. Per contro hanno continuato a perdere terreno le Moncler (-2,3%), risentendo ancora per la delusione delle vendite del terzo trimestre cresciute, ma in linea con le attese. St, dopo la frenata della vigilia, ha perso un ulteriore 2,17%, sulla scia del calo del comparto tecnologico.
Sul mercato valutario, l’euro vale 0,9940 dollari (ieri a 0,998). La divisa è inoltre scambiata a 146,68 yen (145,97), mentre il dollaro-yen si attesta a 147,5 (145,86). Il petrolio batte la fiacca: il wti contratto di dicembre si attesta a 87,59 dollari al barile in calo dell’1,67%. In salita del 4,99% il gas ad Amsterdam a 112,7 euro al MWh.