
Il nostro paese fa peggio della media europea: 107 chili a testa nel pattume
La pandemia avrà aiutato l’ambiente da un lato, ma da altri ha contribuito a peggiorare le cose; tra questi, secondo quanto emerge nell’ultimo monitoraggio di Eurostat, anche lo spreco alimentare. Nel 2020 infatti, il primo anno della pandemia di Covid, nell’Ue sono stati sprecati circa 127 chilogrammi di cibo per abitante. Le famiglie in particolare hanno generato il 55% degli sprechi alimentari, pari a 70 kg per abitante. Colpa anche dell’isteria sugli approvvigionamenti alimentari, che ha portato i nuclei a comprare in eccesso rispetto ai propri bisogni.
Il restante 45% è costituito da rifiuti generati nella filiera alimentare. Tra i paesi che fanno peggio in Europa, anche l’Italia, dove è soprattutto la filiera a sprecare risorse;in questo caso fa peggio della media Ue: i chili di cibo che vanno a finire nella pattumiera sono 146 (107 quelli delle famiglie). Peggio di noi Cipro con quasi 400 kg, che però riguardano le sole filiere; lo spreco procapite è pari a 70 kg per ogni abitante.