
Avvio in rialzo per le Borse europee, anche se gli scambi potrebbero essere più rarefatti a causa della festa di Ognissanti. Wall Street ieri ha frenato dopo il miglior ottobre della sua sua storia
Nei primi scambi a Londra l’Ftse 100 sale dell’1,48% a 7.199,30 punti, il Dax di Francoforte avanza dell’1,13% a 13.401,48 punti e il Cac 40 di Parigi guadagna l’1,64% a quota 6.369,05. A Piazza Affari l’Ftse Mib segna +0,93% a 22.859 punti.
Avvio in rialzo per le Borse europee, anche se gli scambi potrebbero essere più rarefatti a causa della festa di Ognissanti. Wall Street, però, ieri ha frenato dopo la corsa della scorsa settimana. In ogni caso il mercato Usa ha vantato miglior ottobre della storia e il miglior mese dal gennaio 1976, con un rialzo del 13,95%.
Intanto stanno andando bene le Borse asiatiche, con Hong Kong che svetta in progresso del 5% circa, sull’attesa che possa cambiare la restrittiva politica sul Covid.
Gli investitori sono attenti ai conti trimestrali che stanno pubblicando le società, ma soprattutto attendono le decisioni che domani prenderà la Federal Reserve in tema di politica monetaria. Secondo gli esperti l’istituto alzerà il costo del denaro di 50 punti base, ma probabilmente il numero uno, Jerome Powell, annuncerà un rallentamento nella corsa dei rialzi dei tassi, che secondo Goldman Sachs saranno al 5% il prossimo marzo.
A Piazza Affari rimarranno sotto la lente ancora una volta le azioni delle banche e in particolare quelle di Unicredit dopo che ieri la banca ha ulteriormente rivisto al rialzo le stime per il 2022. Occhi puntati anche su Banca Mps, dopo che l’aumento si è chiuso con adesioni pari al 93%.
Sul fronte dei cambi, l’euro vale 0,9923 dollari (ieri in chiusura a 0,9882). La divisa unica è inoltre scambiata a 146,54 yen (146,895), mentre il dollaro-yen si attesta a 147,64 (148,628).
Il petrolio è in deciso rialzo: il wti, contratto di dicembre, sale dell’1,7% a 88 dollari al barile. Per contro va giù il valore del gas: sulla piattaforma olandese TTf il future di dicembre cede il 4,3% attestandosi a 118 euro MWh.
Infine, lo Spread tra Btp e Bund apre in lieve calo a 214 punti dai 215 della chiusura. Il rendimenti del decennale italiano scende sotto il 4,25%, quasi 4 punti in meno rispetto alla vigilia.