
I mercati restano guardinghi, deboli e volatili dopo il quarto, peraltro previsto, rialzo dei tassi della Fed
Le borse europee aprono la seduta in netto ribasso. A Piazza Affari il Ftse Mib segna una flessione dell’1,03% a 22.569 punti. Londra cede lo 0,88%, Francoforte lo 0,96% e Parigi l’1,07%.
I mercati restano guardinghi, deboli e volatili dopo il quarto, peraltro previsto, rialzo dei tassi della Fed di tre quarti di punto e soprattutto dopo le parole di Jay Powell, il quale ha preferito mettere l’accento sull’intenzione di incrementare i tassi e farli salire a un picco superiore alle attese, piuttosto che evidenziare un rallentamento del ritmo dei loro aumenti. Powell in realtà ieri ha detto entrambe le cose e ai mercati è arrivato questo doppio messaggio, ma il tono è suonato più da “falco” che da “colomba”.
In Asia la Borsa di Tokyo è chiusa per festività, mentre Hong Kong cede oltre il 2,5% e Shanghai arretra, nonostante le voci di prossime riaperture in Cina, sulla scia dell’utilizzo di un nuovo vaccino anti-Covid per inalazione. Intanto l’indice Caixin sui servizi in Cina si contrae più del previsto e a ottobre arretra da 49,2 a 48,4 punti a causa del peso della politica dello Zero Covid.
In rialzo i future a Wall Street, dopo lo scivolone di ieri, che ha visto lo S&P terminare in ribasso del 2,5%, il Dow Jones dell’1,55% e il Nasdaq del 3,4%, dopo una giornata volatile, in cui i listini hanno fatto fanno fatica a digerire i messaggi di Powell. I titoli sono saliti quando gli investitori hanno capito che la Fed avrebbe potuto rallentare il ritmo dei suoi aumenti, ma poi sono affondati quando Powell ha precisato è “molto prematuro” capire quando la banca centrale frenerà la sua azione, sostenendo che il “picco” dei tassi sarà più alto del previsto.
Forte tensione anche sui titoli di Stato europei: il rendimento del Btp a dieci anni sale di 16 punti base al 4,44%, quello del Bund tedesco di 13 “basis point”. Qualche difficoltà registrata dalla piattaforma Bloomberg nell’avvio delle contrattazioni sui bond italiani, spagnoli e del Regno Unito, partite in leggero ritardo. Lo Spread tra titoli del Tesoro e della Germania in questo contesto sale a quota 217 contro i 215 punti della chiusura di ieri.
Sul fronte energetico, avvio in forte rialzo per le quotazioni del future sul gas naturale in Europa. All’hub di riferimento di Amsterdam Ttf il contratto di dicembre sale del 6,07% a 133,5 euro per megawattora. Oggi i ministri degli Esteri del G7 si riuniranno a Munster (Germania occidentale), dove discuteranno, tra le altre cose, della guerra in Ucraina e del suo impatto sui prezzi dell’energia.
Il prezzo del petrolio, invece, è in discesa. Il greggio Wti del Texas è a 88,83 dollari al barile. Il Brent del mare del Nord è 95,09 dollari al barile
Sul valutario, euro in rialzo sulla divisa statunitense. La moneta unica europea viene scambiata a 0,9817 dollari, rispetto al valore di 0,9815 fatto registrare ieri. L’euro si indebolisce invece sulla moneta giapponese: viene scambiato a 144,83 yen, rispetto ai 145,19 della quotazione precedente.
Sul listino milanese, dopo i primi minuti di scambi, affonda Moncler, che cede il 6,46%. Stellantis lascia sul terreno il 2,17% dopo i conti del trimestre e Interpump il 2,06%. ribassi oltre il punto percentuale per Amplifon, Hera, Prysmian, A2A, Enel, Pirelli e Terna. Tim, invece, sale dell’1,32% e Banco Bpm resiste sopra la parità con un rialzo dello 0,32%.
Infine, oggi c’è attesa per i dati sull’occupazione nell’Eurozona e, negli Usa, per i sussidi settimanali di disoccupazione, per l’indice Ism servizi e per gli ordini all’industria.