
Per il colosso italiano è il secondo mercato più importante dopo l’Italia. È presente dal 1970 e ha costruito alcune delle infrastrutture più importanti
I nuovi ordini di Webuild in Australia nel primo semestre 2022 ammontano a oltre due miliardi di euro (inclusi i variation order; 2,2 mld nel 2021 full year). Per il gruppo, è il secondo più grande mercato di riferimento per Webuild dopo l’Italia per portafoglio ordini.
Webuild impiega 1.800 persone (fra personale diretto e di terzi) in Australia. Negli ultimi 4 anni, il fatturato in Australia è cresciuto dal 3% del fatturato totale del 2018 al 10% nel 2021, fino al 13,6% del primo semestre 2022; al primo semestre 2022 il portafoglio ordini Australia è pari a euro 4.897 mln – 12,8% del totale del backlog -, mentre nel 2018 era pari a 392 mln – 1,5% del totale -, a cui si aggiungono 4 miliardi di progetti per i quali il Gruppo è risultato ad oggi miglior offerente, per un totale di 8,9 miliardi.
Il Gruppo è presente in Australia dal 1970 quando Webuild costruì il Melbourne Underground Rail Loop (Murl), meglio conosciuto oggi come City Loop. Per tutti gli anni ’80, le aziende che sarebbero poi entrate a far parte di Webuild hanno lavorato su vari progetti, come la diga di Wivenhoe, il ponte di Shoalhaven e gli impianti di trattamento delle acque di Traralgon e Pakenham.
Oggi lavora nel paese soprattutto sui settori dell’idroelettrico (”pumped hydro”) e della mobilità sostenibile, con 2 sedi, a Sydney e a Melbourne. È attivo su 2 progetti in corso (Snowy 2.0 e North East Link), ed è stato nominato Preferred Bidder per il mega progetto Inland Rail in Queensland.
Quanto agli ultimi progetti, il 10 Ottobre 2022 Webuild ha consegnato la linea ferroviaria Forrestfield-Airport Link a Perth, un progetto che prevede 8,5km di linea ferroviaria e tre stazioni, incluso il collegamento all’aeroporto internazionale di Perth.
Il 22 marzo 2022, come parte del consorzio Regionerate Rail, Webuild è stata nominata preferred bidder per la realizzazione della tratta ferroviaria Gowrie-Kagaru, sezione rilevante del progetto Inland Rail, che attraverserà lo Stato del Queensland, in Australia.
Nel 2021, ha vinto la gara per l’aggiudicazione del North East Link – Primary Package, il più grande progetto infrastrutturale realizzato con la tecnica PPP (Public-Private Partnership) in Australia.
Nel 2019, ha vinto la gara per la costruzione dell’Impianto idroelettrico Snowy 2.0, il più grande progetto mai realizzato in Australia nel settore idroelettrico. Nel 2018, ha completato la costruzione del ponte ferroviario skytrain bridge, la struttura più complessa prevista dal progetto Sydney Metro Northwest.
E, alla luce di questo percorso, Webuild comunica di aver raggiunto un’intesa, soggetta a condizioni, per l’acquisto dell’intero capitale sociale della società australiana Clough Limited. Clough è tra le principali aziende del paese nel settore ed impiega circa 2.500 dipendenti.
Fondata a Perth nel 1919, interamente controllata Murray & Roberts, fornisce soluzioni innovative e sostenibili nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti e infrastrutture a servizio dei settori energy, materie prime ed infrastrutture.
I suoi progetti storici principali includono il primo grattacielo a Perth e il primo grande tunnel autostradale sotterraneo in Western Australia. Al 30 giugno 2022, Clough riporta un backlog ordini di circa 2,1 miliardi, a cui si aggiungono circa 2,7 miliardi di progetti per i quali la società è risultata migliore offerente.
Sia il backlog sia i preferred bids sono principalmente concentrati in Australia e Nord America. Il volume dei ricavi annui per l’esercizio 2022 è pari a circa 1 miliardo.
Inoltre, la società ha chiuso l’esercizio 2022 priva di debiti finanziari. Webuild supporterà il riassetto finanziario di Clough, con l’obiettivo di trasformarla nella piattaforma del gruppo in Australia, mercato strategico per la crescita con investimenti in infrastrutture stimati per oltre 300 miliardi di euro nel periodo 2022-2025. In Australia, Webuild registra ordini in portafoglio e progetti per cui il gruppo è risultato miglior offerente per circa 9 miliardi di euro.