
Tutti i segmenti in cui il Gruppo opera hanno avuto andamento molto positivo: il settore auto è in crescita del 33,3%, le applicazioni per motocicli del 49,9%
Brembo archivia i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 234,8 milioni di euro, in aumento del 39,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I conti sono stati approvati dal cda.
I ricavi netti consolidati del periodo in esame ammontano a 2.728,2 milioni di euro, in crescita del 33,6% (+27,5% a cambi costanti) rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente.
Il perimetro di consolidamento, sottolinea in una nota, è variato a seguito dell’acquisizione del gruppo spagnolo J.Juan con effetto dal 1° novembre 2021; a parità di perimetro l’incremento sarebbe del 29,8%. A parità di cambi e di perimetro di consolidamento i ricavi segnano un incremento del 23,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il margine operativo lordo (EBitda) al 30 settembre 2022 ammonta a euro 482,3 milioni (17,7% dei ricavi) e si confronta con euro 381,7 milioni dello stesso periodo del 2021 (18,7% dei ricavi). Il margine operativo netto (EBIT) è pari a euro 303,1 milioni (11,1% dei ricavi) e si confronta con euro 224,1 milioni (11,0% dei ricavi) dello stesso periodo del 2021.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2022 si attesta a 630,7 milioni, in aumento di euro 147,4 milioni rispetto al 30 settembre 2021. Senza gli effetti dell’IFRS 16 l’indebitamento finanziario netto sarebbe euro 405,6 milioni, in incremento di euro 128,1 milioni rispetto al 30 settembre 2021.
Nel periodo in esame tutti i segmenti in cui il Gruppo opera hanno avuto andamento molto positivo: il settore auto è in crescita del 33,3%, le applicazioni per motocicli del 49,9% (+17,5% a parità di perimetro di consolidamento), quelle per veicoli commerciali del 20,4% e le competizioni del 28,3% rispetto ai nove mesi del 2021.
A livello geografico, le vendite crescono in Italia del 14,1%, in Germania del 35,2%, in Francia del 17,8% e nel Regno Unito dello 0,6% (+0,3% a cambi costanti). Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita del 53,0% (+38,0% a cambi costanti), mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) cresce del 60,4% (+38,7% a cambi costanti).
L’India cresce del 44,7% (+35,4% a cambi costanti), la Cina del 36,1% (+24,3 % a cambi costanti), mentre il Giappone decresce del 12,3% (-13,3% a cambi costanti).