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Attualita'

Cibo, bellezza e alcool: tre ore e mezza per sbarcare a Cork

Giulia Guidi
9 Novembre 2022
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Con il nuovo volo diretto di Ryanair, è veramente facile raggiungere la seconda città d’Irlanda, con tutte le sue peculiarità È partito con il tutto esaurito il nuovo volo Ryanair […]

Con il nuovo volo diretto di Ryanair, è veramente facile raggiungere la seconda città d’Irlanda, con tutte le sue peculiarità

È partito con il tutto esaurito il nuovo volo Ryanair Roma-Cork: una tratta che collega la Capitale con la seconda città dell’Irlanda, con cadenza bisettimanale, che ha fatto il suo esordio la settimana scorsa. Una rotta che si aggiunge ad altre annunciate per la nuova stagione, che rendono l’Italia e l’Irlanda più vicine, e che aprono nuovi orizzonti per lo sviluppo del turismo nel paese più verde d’Europa.

Cork, un tempo porto di partenza per le migliaia di irlandesi costretti dalla carestia ad andare via in cerca di fortuna, per lo più verso l’America, oggi è invece destinazione di una nuova immigrazione di ritorno: quella dei tanti giovani europei che scelgono il suo campus universitario per studiare o perfezionare l’inglese, soprattutto nel post-Brexit, o che cercano – e rapidamente trovano – impiego in una delle multinazionali insediatesi in questa area, da Apple ad Amazon, che hanno reso Cork un prolungamento della più nota Silicon Docks di Dublino. Una città che, però, ha molto da offrire non solo a chi vi si trasferisce per motivi di studio o di lavoro.

Situata nel Sud-Est irlandese, sul confine tra la Wild Atlantic Way e l’Ancient East, infatti, Cork promette di diventare una nuova meta-culto di questo paese. Ad attrarre un turismo sicuramente di ritorno in Irlanda, oltre ai suoi pure numerosi monumenti, i mille tributi alla memoria di un passato non facile, la vivacità culturale, artistica e commerciale, le infinite opportunità di attività outdoor e soprattutto un’offerta culinaria senza eguali nel paese, tanto da valerle il titolo di Capitale gastronomica d’Irlanda.

Con il nuovo volo Ryanair da Roma Fiumicino, si raggiunge Cork in circa 3 ore e mezza; l’aeroporto si trova alle porte della città, che dista 20 minuti al massimo. Il centro è un’isola abbracciata dai due canali in cui si divide il fiume Lee, prima di sfociare nel mar Celtico, porta dell’Oceano Atlantico.

Un tempo percorsa da acqua e circondata da mura, di cui resta visibile un tratto in Bishop Lucey Park, è collegata da numerosi ponti, alcuni solo pedonali, alle zone limitrofe, collinari, dove si trovano quartieri antichi e cattedrali neo-gotiche.

Passeggiando tra le vie dell’estesa isola pedonale, il centro si svela tra i suoi palazzi storici ed elementi di arredo urbano contemporanei, come i lampioni che ridisegnano la prospettiva delle grandi strade, Grand Parade e St. Patrick’s Street. Sono le vie dello shopping, con le boutique della moda e i grandi magazzini anglosassoni.

A dare un nuovo volto al vivace centro anche il recentissimo progetto di street art Ardù, con i murales realizzati durante il lockdown. Un’attenzione, quella per l’arte contemporanea, che Cork testimonia nella Crawford Art Gallery, con esposizioni di arti visive alternate a collezioni permanenti. E l’arte in Irlanda non trascura di certo la musica, tanto che a Cork ha sede il più importante teatro dell’opera del sud del paese, con alle spalle due secoli di storia e una location attuale in una avveniristica struttura che offre un interessante cartellone di lirica e balletto.

Per non parlare di uno dei più celebri Festival del Jazz, che ogni anno anima Cork e dintorni proprio in questa stagione, o delle numerose esibizioni di gruppi folk nei locali della città.

Come Capitale gastronomica d’Irlanda, è indubbiamente il food una delle principali attrazioni di Cork. Per una panoramica dei tanti prodotti tipici locali, immancabile un giro dentro il centralissimo English Market, che da quella che gli irlandesi tuttora definiscono ‘epoca coloniale’ ha mantenuto il nome: sui banchi una vastissima esposizione di pesce, a cominciare dal salmone irlandese (ancora troppo poco conosciuto da noi), ma anche di carni, formaggi e salse di tutti i tipi; sul fronte del beverage, certamente il whiskey (dista pochi chilometri una delle più famose distillerie irlandesi, la Old Jameson di Midleton) e la birra, ma anche un meno noto sidro, lo Stonewell, realizzato artigianalmente dal succo di mela.

Per una vera esperienza a base di birra, si può fare un salto alla Franciscan Well Brewery, birrificio sorto sul sito di un antico convento, che offre una visita guidata con degustazione di tre etichette artigianali. Ma a Cork può capitare anche di imbattersi in microbirrifici realizzati all’interno di ristoranti, come Elbow Lane Brew and Smoke House, dove le birre autoprodotte si accompagnano ai piatti, principalmente di carne, preparati con tecniche di affumicatura.

Una ‘summa’ del vero Irish whiskey è la Arthur Mayne’s Pharmacy, che, come evoca il nome, custodisce veri e propri medicinali. Altra tappa molto amata dai turisti è il Museo del burro, ospitato accanto alla vecchia sede di quello che è stato il più importante mercato mondiale di questo prodotto di cui l’Irlanda detiene il primato assoluto. All’interno del museo, se ne ripercorrono storia, tradizione e aspetti nutrizionali, attraverso supporti multimediali e utensili originali.

La varietà dell’offerta di cibo, dunque, è davvero immensa e per orientarsi si può optare per un tour guidato organizzato da Fab Food Trails, che porterà alla scoperta degli indirizzi in città da veri buongustai. Se cibo in Irlanda fa rima con artigianato, il variegato mondo dell’handcraft è tutto da scoprire.

Per questo, è nato il Cork Craft and Design, un centro dove oltre 40 artisti espongono e vendono i loro manufatti, dal legno alla ceramica, dai tessuti alla carta. Uno shop di design artigianale si trova anche presso Nano Nagle Place, l’istituto fondato dalla religiosa irlandese che, sfidando i divieti che nel 1700 proibivano l’istruzione dei cattolici, contribuì a diffondere l’educazione attraverso le scuole create dall’ordine della Presentazione da lei stessa istituito. Una visita guidata di questo centro permette non solo di ripercorrere l’azione di Nano Nagle, ma anche di conoscere importanti progetti dedicati a migranti, anziani e altre persone fragili, per avere più che un’idea del volto sociale di Cork.

Visite che inevitabilmente portano a scoprire anche gli spazi verdi della città. Oltre al più centrale Bishop Lucey Park, c’è il gradevole Fitzgerald’s Park, che ospita il museo dedicato alla storia della città, e il parco della University College Cork, pullulante di studenti, dove si trova anche l’iconico edificio Glucksman, sede di mostre temporanee. Immersa nel verde collinare anche la City Gaol, antica prigione che offre a visitatori grandi e piccini una originale riambientazione.

E a 8 chilometri dal centro si possono visitare gli immensi giardini di Blarney Castle, austera dimora-fortezza che racchiude la famosa pietra che dona eloquenza a chiunque riesca a baciarla.

Come gli altri centri lungo la frastagliata costa irlandese, anche Cork è protetta da una baia che offre scorci che nulla hanno da invidiare ai fiordi: chilometri di promontori, penisole, insenature con panorami mozzafiato e un fascino particolare proprio in questa stagione. Luoghi dove la natura ha mantenuto il suo aspetto e dove la storia ha fatto il suo corso.

A Cobh, cittadina portuale che è l’ultimo avamposto tra Cork e il mare aperto, fece la sua ultima tappa il Titanic nel 1912 prima di salpare verso il suo tragico destino, con anche tanti irlandesi saliti a bordo proprio in questo punto. Una sciagura ricordata, insieme a tante altre storie di emigrazione, orgogliosamente e ovunque custodite in Irlanda, nel Cobh Heritage Centre, che ha sede all’interno della rinnovata stazione ferroviaria di epoca vittoriana, dove arriva il trenino da Cork carico di pendolari ma anche di nuovi turisti in cerca di curiosità.

Da Cobh, infatti, c’è anche il collegamento con Spike Island, isola fortezza della baia di Cork, dove si può visitare una delle tante strutture ‘a stella’ che furono costruite a difesa della costa tra il 1600 e il 1800. Poco più a Sud se ne trova un’altra molto famosa, Charles Fort, anch’essa oggi un museo, collegato a un pittoresco sentiero pedonale di 2 chilometri, lo Scilly Walk. Non lontano, l’Old Head Signal Tower ospita il Memorial di un’altra sciagura a cui ha fatto da teatro questo angolo di mondo, quella del Lusitania, il transatlantico silurato e affondato nel 1915.

Entrambi sono raggiungibili dalla cittadina di Kinsale, gioiello marinaro della contea di Cork, che in una manciata di stradine strette tra coloratissime facciate racchiude, oltre a un castello e una chiesa medievale, bar-librerie, boutique ricercate, locali di tendenza e soprattutto ristoranti gourmet dove gustare il pescato fresco, a partire dalle ostriche locali. Una meta da veri buongustai che contribuisce a far meritare a Cork il titolo di Capitale gastronomica d’Irlanda.

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