Si stima un miglioramento dei risultati operativi rispetto al 2021 e un flusso di cassa operativo (FFO) in grado di autofinanziare gli investimenti operativi
Autostrade per l’Italia (Aspi) ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con investimenti e manutenzioni per lo sviluppo e ammodernamento della rete per circa 1,2 miliardi mentre il traffico sulla rete del Gruppo è cresciuto del 12,2% rispetto ai primi nove mesi del 2021%, mantenendosi tuttavia ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia (-2,5% rispetto ai primi nove mesi 2019).
Quanto ai risultati, informa una nota, i ricavi operativi pari a 3,152 miliardi sono in aumento di 286 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2021, L’ebitda sale a 1,887 miliardi e l’utile del periodo di pertinenza del Gruppo a 927 milioni (era 587 milioni nei primi nove mesi del 2021).
Autostrade per l’Italia (Aspi), considerati i dati di traffico consuntivati fino alla fine del mese di ottobre 2022 (+10,8% rispetto al 2021 e -2,2% rispetto al 2019), afferma che è ragionevole prevedere volumi di traffico in miglioramento per l’esercizio in corso di circa il +8% e il +10% rispetto al 2021, ma ancora sotto il livello del 2019 (in un intervallo compreso tra il -1% e il -3%).
Si stima che i ricavi netti da pedaggio di Autostrade per l’Italia per l’esercizio 2022, potranno attestarsi in un intervallo compreso tra 3 e 3,1 miliardi di euro, confermando sostanzialmente quanto comunicato nella Relazione finanziaria annuale 2021.
Alla luce di questo, si legge nell’evoluzione prevedibile della gestione, per l’anno 2022 si stima un miglioramento dei risultati operativi rispetto al 2021 e un flusso di cassa operativo (FFO) in grado di autofinanziare gli investimenti operativi.
Prosegue l’attuazione del Piano, sottolinea al nota, di trasformazione del Gruppo verso un modello integrato e tecnologicamente avanzato di gestione della mobilità che pone al suo centro la sostenibilità e la sicurezza dell’infrastruttura e prevede di realizzare nel 2022 investimenti e manutenzioni per l’ammodernamento e il potenziamento della rete per oltre 1,5 miliardi di euro.