L’ad del gruppo genovese: “Lo sforzo di Erg è testimoniato dai significativi investimenti in sviluppo nei primi nove mesi del 2022 con oltre 800 milioni di euro”
Il consiglio di amministrazione di Erg ha approvato i risultati dei primi nove mesi 2022 che mostra e del terzo trimestre 2022 con un mol consolidato adjusted di 411 milioni di euro in crescita dai 254 milioni nei primi nove mesi del 2021 e il risultato netto attività continue adjusted di 174 milioni (da 66 milioni).
Nel terzo trimestre il mol consolidato adjusted si attesta a 133 milioni e il risultato netto attività continue adjusted a 51 milioni (da 13 milioni). Il gruppo segnala la crescita del portafoglio rinnovabile: continua l’accelerazione dell’execution del piano ed il reinvestimento dei proventi dell’asset rotation.
Nei nove mesi sono stati investiti 823 milioni in nuova capacità rinnovabile per complessivi 571 MW entrati progressivamente nel portafoglio di Gruppo rispetto al 30 settembre 2021.
In un contesto normativo reso incerto da potenziali interventi governativi sui mercati europei dell’energia, Erg rivede al rialzo la previsione per il margine operativo lordo, che è ora compresa in un intervallo tra 520 e 550 milioni (in precedenza 485-515 milioni); confermati gli investimenti tra 900 milioni e 1 miliardo, in leggero calo l’indebitamento finanziario netto tra i 1.500 e i 1.600 milioni (in precedenza 1.550-1.650 milioni).
Paolo Merli, amministratore delegato di Erg ha commentato: «I risultati del terzo trimestre, in linea con quanto già visto nella prima parte dell’anno, sono stati in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 grazie principalmente alla maggiore capacità installata in servizio nel periodo con quasi 600 MW addizionali, tra Eolico e Solare, in varie geografie. Lo sforzo di Erg è testimoniato dai significativi investimenti in sviluppo nei primi nove mesi del 2022 con oltre 800 milioni di euro, circa il doppio del margine operativo lordo registrato nello stesso periodo, a riprova della fase espansiva del Gruppo. In questo contesto, incrementiamo ulteriormente la guidance del margine operativo lordo e al contempo riduciamo la previsione per l’indebitamento, mentre confermiamo gli investimenti nell’intervallo tra i 900 milioni e 1 miliardo di euro che ci permetteranno di raggiungere una capacità installata di circa 3.000 MW già a fine anno o al più tardi ad inizio 2023».