
A settembre 2022 la produzione industriale è in crescita dello 0,9% sia nell’area dell’euro che nell’Ue, rispetto ad agosto 2022
A settembre 2022 la produzione industriale è in crescita dello 0,9% sia nell’area dell’euro che nell’Ue, rispetto ad agosto 2022. Lo afferma l’Eurostat – l’ufficio statistico dell’Unione europea – facendo presente che il dato è in aumento del 4,9% per l’area euro e del 5,7% per l’Ue rispetto a settembre 2021. Ad agosto 2022 la produzione industriale era aumentata del 2% nell’area dell’euro e dell’1,5% nell’Ue.
Nell’area euro a settembre 2022 rispetto ad agosto 2022 – prosegue l’Eurostat – la produzione di beni di consumo non durevoli è aumentata del 3,6%, quella di beni strumentali dell’1,5%, mentre la produzione di beni intermedi e di beni di consumo durevoli è diminuita dello 0,9% e quella di energia dell’1,1%.
Nell’Ue la produzione di beni di consumo non durevoli è aumentata del 3,1%, quella di beni strumentali dell’1,7%, mentre la produzione di beni intermedi e di beni di consumo durevoli è diminuita dello 0,6% e l’energia del 2%.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati – rileva l’Eurostat – gli incrementi mensili più elevati sono stati registrati in Irlanda (+11,9%), Belgio (+7,1%), in Ungheria e Paesi Bassi (entrambi +1,6%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate in Lituania (-8,2%), Grecia (-4,5%) ed Estonia (-3,6%).
Nell’area euro a settembre 2022 rispetto a settembre 2021, la produzione di beni strumentali è aumentata del 13,5%, i beni di consumo non durevoli del 5,7%, i beni di consumo durevoli del 3,6%, mentre la produzione di beni intermedi è diminuita del 2,1% e quella di energia 3%.
Nell’Ue, la produzione di beni strumentali è aumentata del 14,3%, i beni di consumo non durevoli dell’8,4%, i beni di consumo durevoli dell’1,8%; mentre la produzione di beni intermedi è diminuita dell’1,4% e l’energia del 2,8%.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, gli incrementi annuali più elevati sono stati registrati in Irlanda (+31%), Danimarca (+19%) e Malta (+14,2%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate in Estonia (7,5%), Lettonia (-3,7%) e Slovacchia (-1,9%).