
Gli incrementi che vanno da +33% per la pasta al +23% per l’extravergine di oliva, dal +13% per il vino al +8% per la frutta e verdura fresche e conservate
Cresce del 14% la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo nei primi 8 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Matura quindi la consapevolezza del valore dei suoi alimenti base, confermata da incrementi che vanno da +33% per la pasta al +23% per l’extravergine di oliva, dal +13% per il vino al +8% per la frutta e verdura fresche e conservate.
A metterlo in evidenza è un’analisi della Coldiretti, in occasione del riconoscimento Unesco del 16 novembre 2010 della dieta mediterranea, eletta il migliore regime alimentare al mondo del 2022 sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s.
L’alimentazione all’italiana, precisa la Coldiretti, risulta la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo è facile da seguire e primeggia anche sulle diete a base vegetale.
Un successo che però viene minacciato da guerra e rincari energetici, con i costi crescenti di produzione che non vengono coperti dai prezzi di vendita; ma anche dai bollini allarmistici a semaforo che alcuni Paesi stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale.
Sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo fuorvianti, discriminatori e incompleti, che, come precisa il presidente Ettore Prandini «finiscono per escludere paradossalmente alimenti sani e naturali per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta».