In corso un confronto all’interno della maggioranza
C’è attesa per la Legge di Bilancio. Stando a quanto riferito, si potrebbe andare verso lo stop allo scudo fiscale per il rientro dei capitali esteri. Solo successivamente si penserà agli strumenti più adatti per far emergere i capitali non dichiarati.
Al momento è in corso una riunione di maggioranza e ancora non ci sono conferme.
In manovra dovrebbe essere inserito il pacchetto relativo alla cosiddetta tregua fiscale. Confermato anche il taglio di due punti del cuneo fiscale per un costo di circa 3,5 miliardi.
L’esecutivo, inoltre, starebbe lavorando a una serie di misure in favore della famiglia e, soprattutto, della natalità.
Tra le ipotesi anche interventi sull’assegno unico. È al vaglio un raddoppio da 100 a 200 euro della maggiorazione forfettaria del contributo universale per i nuclei familiari con quattro o più figli e 100 euro in più per i nuclei familiari con figli gemelli, fino al compimento dei tre anni. L’aumento partirebbe dal 2023.
Potrebbe essere introdotta anche una tassa sulle consegne a domicilio per favorire il commercio di prossimità. Per quanto riguarda le pensioni, l’esecutivo sarebbe orientato verso “quota 103” ( 62 anni d’età e 41 di contributi). L’Ape sociale e Opzione donna potrebbero essere prorogate.
Il tetto per l’aliquota unica applicata ad autonomi e partite Iva salirà dagli attuali 65mila e 85mila euro.
Il governo starebbe valutando anche l’ azzeramento per un anno dell’Iva su pane, pasta e latte e la riduzione al 5% sui prodotti per l’infanzia.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti definisce la riforma “prudente”. «Confido nel fatto che le forze politiche con responsabilità sosterranno questo approccio» ha scritto in una nota alla fine dell’incontro a Palazzo Chigi. Giorgetti non ha parlato delle misure ma ha affermato di “essere determinatissimo a tenere la barra dritta con alcune priorità: sostenere in questa fase le fasce più deboli e le imprese che devono fare i conti con la crisi energetica”.