
In una nota, la società la società fa sapere di non trarre “alcun vantaggio da tali comportamenti scorretti, ma solo rilevanti pregiudizi economici e reputazionali”
Il procedimento avviato dall’Antitrust nei confronti di Enel per pratiche commerciali scorrette in tema di attivazione di nuovi contratti nel mercato libero non ha tenuto conto delle «azioni adottate dalla società, quali le innumerevoli denunce presentate all’Autorità Giudiziaria e le rilevanti sanzioni contrattuali applicate, per contrastare il fenomeno delle pratiche scorrette poste in essere da operatori che agiscono o spacciandosi per Enel o – in un numero limitato di casi – contravvenendo alle rigide regole di condotta imposte dalla società».
Lo afferma Enel in una nota aggiungendo che la società non trae «alcun vantaggio da tali comportamenti scorretti, ma solo rilevanti pregiudizi economici e reputazionali».
Per questo, aggiunge la nota, Enel Energia si «riserva ogni azione a propria tutela, confidando di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati e la piena legittimità e correttezza del proprio operato dinanzi al Tar».