
Ennesimo capitolo sul rapporto a dir poco conflittuale tra il nuovo proprietario e i dipendenti della piattaforma social (metà sono già stati licenziati)
Twitter chiude temporaneamente i propri uffici sospendendo il funzionamento dei badge. Lo rende noto la Cnn, che cita una e-mail inviata dal gruppo allo staff. Gli uffici riapriranno lunedì 21 novembre. La comunicazione chiede inoltre di rispettare le politiche aziendali astenendosi dal discutere di informazioni confidenziali sui social o con la stampa.
È l’ultimo capitolo del burrascoso, per usare un eufemismo, rapporto di Musk con i dipendenti di Twitter. Si moltiplicano, infatti, le dimissioni alla scadenza dell’ultimatum del nuovo capo, che aveva dato tempo ai dipendenti fino a giovedì pomeriggio se volevano conservare il posto di lavoro. La scelta era tra concedersi “fino in fondo, incondizionatamente”, e andarsene.
“Potrei essere eccezionale, ma non sono incondizionato“, ha twittato Andrea Horst, il cui profilo LinkedIn mostra ancora “Supply chain manager (survivor) at Twitter“. Ha aggiunto l’hashtag “#lovewhereyouworked”, ovvero “Ama il posto dove hai lavorato”, come tanti altri dipendenti che annunciano la loro scelta.
La metà dei 7.500 dipendenti del gruppo è già stata licenziata due settimane fa.
Un ingegnere dimssionario, interpellato da CNBC, ha affermato che le dimissioni hanno colpito parti importanti delle attività di engineering informatico dell’azienda. «Interi team che rappresentano infrastrutture critiche stanno volontariamente lasciando l’azienda, esponendola al rischio di non poter recuperare – ha scritto alla CNBC – Siamo professionisti qualificati con molte opzioni, quindi Elon non ci ha dato motivi per restare e molti per andarsene» ha scritto.