La misura di Arera lascia titubante l’Unione dei consumatori, critico invece il Codacons
L’Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha prorogato al 1° aprile 2023 la data di attivazione del Servizio a tutele graduali (STG) per le microimprese e per i clienti non domestici (es. condomìni) che non potranno più essere riforniti nel servizio di maggior tutela dell’energia elettrica. La novità è stata comunicata da Arera che ha precisato in una nota che “nel periodo tra il 1° gennaio 2023 e il 1° aprile 2023 le microimprese e i clienti non domestici che ancora non avranno scelto un venditore del mercato libero, saranno serviti transitoriamente ancora dal proprio esercente la Maggior tutela, alle stesse condizioni, con continuità della fornitura”.
Va però precisato che viene vietato “in questo periodo ai clienti non domestici di chiedere il rientro nel servizio di Maggior tutela se già titolari di un contratto a condizioni di libero mercato”. “La decisione – si legge nel testo – si è resa necessaria per il differimento di oltre due mesi delle date di svolgimento delle procedure concorsuali che avrebbero dovuto assegnare il servizio a inizio ottobre 2022. L’Autorità aveva già differito le tempistiche per le procedure di gara a causa dell’attacco informatico subìto dal gruppo GSE alla fine di agosto. Con la pubblicazione – conclude il testo- da parte di Acquirente Unico, del Regolamento di gara aggiornato con le nuove date, si rendono necessari tre mesi dalla pubblicazione dei relativi esiti per il trasferimento dei clienti ai nuovi esercenti le Tutele Graduali”.
La decisione non ha però riscosso l’atteso entusiasmo nelle associazioni dei consumatori. Tiepidamente ottimista è l’Unione nazionale consumatori che commentando la decisione dell’Arera parla di “ottima notizia, ma non basta. Dopo la nostra denuncia che i condomìni erano inspiegabilmente considerati microimprese, per loro la data deve essere uguale a quella delle famiglie, ossia 10 gennaio 2024 e non 1 aprile 2023”. Mentre il responsabile settore energia di Unc Marco Vignola afferma che : «urge una modifica del dl Aiuti quater, che oltre a rinviare la fine tutela del gas, come fatto, deve prorogare anche quella per chi risiede in un palazzo e che non può essere discriminato solo perché non abita da solo – una disparità di trattamento che commenta come- vergognosa. È assurdo che ci sia una diversità per luce, scale, giardino, ascensore, garage e cantine per il solo fatto di abitare in una villa o in un condominio. Una ingiustizia che riguarda anche le associazioni di volontariato» conclude.
Ancora più caustico è invece il Codacons, che in una nota bolla la misura come “insufficiente la proroga del mercato tutelato dell’energia per condomini e microimprese ad aprile 2023”. «Nei giorni scorsi – rincara la dose Carlo Rienzi- avevamo lanciato l’allarme per i condomìni che, a partire da gennaio 2023, avrebbero subito lo stop del mercato tutelato della luce».