
Secondo la Corte, la nuova legislazione non fornisce alcun dettaglio sulle disposizioni necessarie, come un quadro di governance e procedure di gestione del rischio
La Corte dei Conti europea – che in base alla legge deve essere consultata in anticipo su qualsiasi proposta d’impatto sul bilancio dell’Ue – ha emesso un’opinione sulla proposta di modifiche della Commissione europea al regolamento finanziario dell’Ue e fornire così 18 miliardi di aiuti all’Ucraina nel 2023.
Secondo la Corte, da un lato vi sono vantaggi nello stabilire una strategia di finanziamento diversificata come metodo di base per tutte le operazioni di prestito ma, dall’altro, la nuova legislazione “non fornisce alcun dettaglio sulle disposizioni necessarie, come un quadro di governance e procedure di gestione del rischio”.
La garanzia per questi prestiti – nota la Corte – sarebbe l’headroom (il “margine di manovra”) del bilancio dell’Ue, ovvero la differenza tra il massimale delle risorse proprie e le risorse proprie effettivamente utilizzate per finanziare il bilancio. Tale margine rappresenta attualmente una riserva per coprire ulteriori deflussi finanziari.
Se l’headroom del bilancio dell’Ue coprisse il rischio di mancato rimborso dei prestiti all’Ucraina, ciò significherebbe che i rischi correlati potrebbero avere un impatto sui bilanci futuri e sulle esigenze di pagamento, avvertono i revisori. Al momento, osservano i revisori, non ci sono piani per aumentare di conseguenza l’entità dell’headroom.