
Il vice presidente della Bce ha confermato quanto ribadito da Lagarde e riportato nei erbali dell’ultima riunione della Banca centrale europea
Non si arresta la stretta delle banche centrali sui tassi ma è in vista un possibile rallentamento del ritmo dei rialzi. L’ultima in ordine di tempo a pronunciarsi è stata oggi la Bce.
«Il futuro percorso dei tassi dovrebbe basarsi sull’evoluzione delle prospettive dell’inflazione e dell’economia, secondo un approccio basato sulle singole riunioni», si legge nelle minute delle riunione del direttivo del mese scorso dell’Eutorower.
Poco prima, il vice presidente della Bce, Luis de Guindos, intervenuto all’Analysis Forum a Milano, ha confermato questo indirizzo. «Noi facciamo il nostro lavoro, alzare i tassi fino a un livello che sarà pienamente compatibile con la convergenza dell’inflazione alla nostra definizione di stabilità dei prezzi, ossia il 2%. Dipendiamo dai dati, lo faremo con un approccio riunione dopo riunione, nel calcio si direbbe che dobbiamo pensare partita dopo partita», ha spiegato.
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