
Il Documento di bilancio è stato inviato a Bruxelles
La Manovra stata inviata a Bruxelles.
Il Ministero dell’Economia ha riferito di aver trasmesso il Documento programmatico di bilancio per il 2023 (Dpb) alla Commissione europea e al Parlamento italiano.
Nella premessa al Documento programmatico appena pubblicato il ministro Giancarlo Giorgetti ha scritto: «È inutile dire che stiamo attraversando una fase di severa difficoltà a livello economico e sociale e di grande incertezza riguardo al contesto geopolitico. Si impone una continuazione e un rafforzamento degli aiuti a imprese e famiglie, rendendoli ancor più mirati, incisivi e differenziati, affinché le risorse di bilancio siano spese in modo oculato».
In merito al Pnrr, invece, il ministro dell’Economia ha scritto: «Fin dal suo insediamento, il Governo ha dedicato il massimo impegno per assicurare che l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza acceleri pur in presenza di ostacoli quali il rialzo dei prezzi dei materiali e delle opere pubbliche. Nella manovra di bilancio saranno stanziate specifiche risorse destinate a tale finalità. La messa a terra del Pnrr darà un forte impulso alla crescita quantitativa e qualitativa dell’economia italiana, contribuendo anche a migliorare la sostenibilità del debito pubblico».
Nel frattempo continuano ad arrivare reazioni alla Legge di Bilancio varata dall’esecutivo Meloni.
Secondo il segretario generale della Cgil Maurizio Landini penalizza le persone più povere.
«Il nostro giudizio sulla manovra è negativo, in un contesto difficile penalizza i più poveri, aumenta la precarietà introducendo i voucher, premia gli evasori con tante forme di condono, con la flat tax penalizza i lavoratori dipendenti – ha dichiarato Landini Inoltre non aumenta adeguatamente il salario, non si riforma la legge Fornero e c’è un’operazione che modifica la rivalutazione tagliando e non tutelando tutte le pensioni. Abbiamo fatto proposte nell’unico incontro col governo, ma non ci ascolta e non abbiamo tavoli dove fare questa discussione».
Nel Dpb si legge ancora: «(gli interventi della manovra) si connotano per un approccio mirato e temporaneo, (il governo) si assume l’impegno a ridurre e poi eliminare gli aiuti e i tagli alle imposte non appena i prezzi del gas naturale, dell’energia e dei carburanti rientreranno verso livelli in linea con il periodo pre-crisi. A fine marzo, in vista del Programma di Stabilità 2023, il governo rivaluterà la situazione e, se necessario, attuerà nuove misure di contrasto al caro energia utilizzando prioritariamente eventuali entrate aggiuntive e risparmi di spesa che si manifestassero nei primi mesi dell’anno».